Juventus, Elkann su Bonucci: «Sta imparando a lavorare in una squadra diversa»

Il presidente di Exor, nel giorno dell'Investor Day, commenta così il momento dell'ex centrale juventino che al Milan non sta vivendo un momento felice
Juventus, Elkann su Bonucci: «Sta imparando a lavorare in una squadra diversa»© Massimiliano Vitez/Ag. Aldo Live

TORINO - La Juventus resta saldamente in mano alla famiglia Agnelli. Parola di John Elkann che, nell'Investor Day di Exor - la holding del gruppo che controlla la società bianconera -, smentisce le voci di un possibile disinteressamento della famiglia e conferma il suo pieno appoggio al cugino Andrea Agnelli, presidente della squadra, inibito per un anno dal Tribunale della Figc per i rapporti con i tifosi ultrà e per il caso biglietti. «Ho fiducia totale nell'operato di Andrea Agnelli e nella dirigenza. Sarebbe istruttivo leggere la sua deposizione all'Antimafia, dimostra come si possono costruire realtà diverse rispetto a quanto è davvero accaduto», afferma Elkann nell'incontro con i cronisti presso la sede della Fondazione Agnelli a Torino. Non è la prima volta che il presidente di Exor si schiera dalla parte di Andrea. «La Juventus è la società che ha la più grande longevità di possesso da parte di una famiglia - spiega Elkann - e non abbiano alcuna intenzione che questo cambi. Gli ultimi anni sotto la presidenza di Andrea hanno dimostrato capacità di ottenere grandi risultati sportivi tenendo conto dei risultati economici. E' un percorso virtuoso. La Juventus appartiene legittimamente alla famiglia e a Torino».

Nella sfida per lo scudetto Elkann non teme il Napoli, in testa alla classifica di Serie A dopo il pareggio della Juventus con l'Atalanta prima della sosta. «Avere un campionato dinamico con squadre forti come il Napoli - osserva - è un fatto positivo. La Juve ha dimostrato che è una società che ama competere. Ben venga quindi che il campionato diventi più interessante per tutti». È invece più infastidito quando si parla di Champions League: «Per una squadra come la Juventus che va in finale due volte in tre anni, è umiliante dire che c'è una distanza dalle più forti d'Europa».

BONUCCI - Quanto a Leonardo Bonucci, l'ex difensore della Juve oggi capitano del Milan a cui in estate è stato ceduto, Elkann si limita a una battuta: «Sta imparando a lavorare in una squadra diversa».  Nuovi metodi completamente diversi da quelli che c'erano alla Juventus, meccanismi perfetti di una tra le difese più forti del mondo punto di forza anche della Nazionale. Bonucci iniziò la scalata che lo ha reso uno dei migliori centrali protetto ai lati da due scudieri come Chellini e Barzagli, compagni di viaggio che ne hanno esaltato le caratteristiche di regista difensivo. Ma oggi che il Milan è un cantiere aperto a differenza della B-BBC (doveroso inserire anche la "B" di Buffon) le certezze diminuiscono. E la strada torna a farsi in salita.

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