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TORINO - La preoccupazione non era esagerata, dopo la botta incassata alla caviglia contro la Finlandia. Ma la durezza, fisica e mentale, di Mario Mandzukic è capace di cancellare ogni dolore e di superare la normale soglia di sopportazione: in campo con la sua Croazia anche in Ucraina per strappare il biglietto per gli spareggi mondiali, ultima possibilità per approdare in Russia tra qualche mese a giocarsi la più importante competizione internazionale calcistica per nazionali. Ma c’è anche il club da tranquillizzare. E in questo senso Super Mario il duro non può farci un granché. Max Allegri si è un po’ preoccupato nelle ore successive all’infortunio: rinunciare a Mandzukic sarebbe esiziale, specialmente in un mese di ottobre che darà una prima spallata a campionato e Champions. Le notizie che arrivano dall’infermeria sul bomber croato sono nel complesso positive: Mandzukic si è allenato a parte (come del resto tutti i calciatori reduci dagli impegni con le nazionali e da poco rientrati), però i riscontri dello staff medico hanno dato esiti alquanto rassicuranti. In sostanza la decisione sull’impiego di Super Mario è totalmente nelle mani di Allegri. Il quale deve fare i conti calendario alla mano, con una visione di insieme a più ampio raggio: tante partite davanti, tanti impegni fondamentali e una partita ogni tre giorni sono tutti aspetti che il tecnico livornese sta valutando prima di prendere una decisione. Mandzukic farà di tutto e anche di più per esserci sabato allo Stadium contro la Lazio e questo è fuori discussione: l’idolo dei tifosi è uno che vorrebbe giocare sempre, anche quando non è al meglio.