Mandzukic bomber-pompiere. Tra reti pesanti e donazioni

TORINO - Faccia e sguardo truce da metter paura, se “t’allarghi troppo” e invadi il suo campo vitale. Predisposizione alla bonarietà al minimo sindacale, considerando che pure l’amico quasi fraterno Sami Khedira è riuscito ad apostrofarlo scherzosamente durante l’ultima foto di squadra («Sorridono tutti. Anzi, quasi tutti» stuzzicava via social). Però... Però Mario Mandzukic pare avere un cuore grande così. E, nello specifico, esser generoso anche fuori dal terreno di gioco. Non passa infatti agli onori delle cronache soltanto per le prestazioni a tutto campo, per i contrasti grintosi quasi fosse uno stopper vecchia maniera, per le sponde ai compagni e per le reti pesantissime (come quella realizzata mercoledì sera contro lo Sporting e valsa un notevole passo avanti della Juventus verso la qualificazione ai prossimi ottavi di Champions League).

No, balza agli onori delle cronache anche per gesti d’altruismo e solidarietà. In estate aveva pubblicamente lodato e ringraziato - via social - i pompieri di Spalato e della regione dalmata della sua Croazia per l’impegno profuso nel domare i molti incendi sviluppatisi a causa del caldo. Ora si scopre che oltre alle belle parole ci ha messo dei soldi, in concreto. Tant’è che i vigili del fuoco lo hanno ringraziato (in particolare per i 20mila euro donati allo scopo di migliorare le attrezzature) mettendosi in posa con divisa d’ordinanza e caschi disposti ad hoc per formare un 17, appunto il numero di maglia del croato. In sostanza, riassumendo, Mandzukic spegne indirettamente incendi e... accende la Juve. Si capisce perché Allegri lo abbia eletto quale uno dei suoi uomini cardine.