TORINO - I problemi di connessione della Juventus sono racchiusi in una clip di pochi minuti. Il video parte dal gol subito col Sassuolo (17 settembre), prosegue con quelli incassati tra Atalanta (1 ottobre) e Lazio (14 ottobre) e termina con gli episodi dell’altra sera: il centro di Alberto Paloschi (regolare) e quello annullato alla Spal per fuorigioco. Reti diverse tra loro - alcune sono azioni in movimento e altre palle inattive - ma con un denominatore comune: il calo di tensione.
Il “Conte Max” ha individuato il virus e sta facendo di tutto per trovare la combinazione che consenta di debellarlo: non è una questione di numeri o sistemi di gioco, bensì di atteggiamento. Contro i ferraresi il tecnico delle ultime due finali di Champions è arrivato a gettare il cappotto per terra, che nella mimica allegriana corrisponde al massimo segnale d’allarme. E a freddo, nel post Spal, nonostante la rabbia non fosse ancora sbollita è stato ancora più chiaro: «Così non si arriva al traguardo dello scudetto, farò rivedere alla squadra tutti i gol subiti per non ripetere gli stessi errori in futuro».
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