Non è un caso, di conseguenza, che il tecnico Massimiliano Allegri abbia iniziato a pungolare l’esterno verdeoro ribadendo una volta sì e l’altra pure che... «a sinistra ho due scelte di livello: c’è Alex Sandro ma c’è anche Asamoah». Come a sottolineare, anche urbi et orbi, che il brasiliano - da molti considerato terzino tra i più forti del mondo - non può più fare affidamento su uno status di quasi intoccabile, ma al contrario deve conquistarsi il posto di allenamento in allenamento. Peraltro quando Asamoah è stato chiamato in causa ha offerto prestazioni abbastanza buone: il top sabato scorso a San Siro nella secca vittoria contro il Milan. Di conseguenza non è da escludere che l’impiego del jolly ghanese posso diventare un po’ più costante, in attesa che Alex Sandro si sblocchi: vuoi perché questi sembra offrire più garanzie, vuoi perché così facendo Alex Sandro può essere stimolato ad alzare ancora di più l’asticella dell’impegno ericonettersi sulle frequenze bianconere. Già, riconnettersi: anche Alex Sandro, oltre a Dybala, è stato oggetto di riferimenti puramente... voluti, allorché Allegri ha parlato di alcuni giocatori a tratti sconnessi.
Tutto questo, però, fermo restando che momenti di appannamento sono inevitabili in una stagione da parte di un calciatore. E forse, Allegri, ottimista a prescindere, non disdegna la possibilità di avere un Alex Sandro redivivo e al top proprio nelle fasi più calde della cavalcata bianconera.