Juventus: mistero Alex Sandro, c'entra la testa. E c'è chi se ne approfitta

Avvio di stagione deludente, Allegri lo sprona a conquistarsi il posto mettendolo in competizione con Asamoah
Juventus: mistero Alex Sandro, c'entra la testa. E c'è chi se ne approfitta© Marco Canoniero

TORINO - AAA cercasi Alex Sandro. Disperatamente magari no, ma con una certa urgenza. Che in Champions non si scherza (anzi si soffre più del previsto) mentre in campionato - con un Napoli su di giri e un’Inter quadrata al punto giusto - tocca addirittura inseguire. Dunque negli equilibri bianconeri si fa sentire parecchio l’assenza di un giocatore che in teoria potrebbe e dovrebbe fare la differenza ma che in concreto latita e offre rendimenti ben al di sotto dell’auspicabile.

MATUIDI HA FATTO RIFORNIMENTO

In questo avvio di stagione Alex Sandro è parso timido e spaesato, poco intraprendente, quasi mai sopra le righe. E propositivo. Quegli attacchi in profondità e quei dribbling secchi che avevano indotto la Juventus ad investire - nell’agosto del 2015 - la bellezza di 26 milioni di euro per un giocatore che da lì a un anno si sarebbe svincolato a parametro zero, sono soltanto un ricordo. E peraltro quegli attacchi in profondità e quei dribbling secchi, in tempi più recenti, hanno indotto la Juventus anche a rifiutare offerte monstre (60 milioni di euro) da parte di Manchester City e Chelsea.

Nulla, zero, nada: Alex Sandro è vittima di una involuzione che - quel che è peggio - in casa Juventus non sono ancora riusciti a spiegarsi per benino. Dal punto di vista fisico e atletico, non risultano intoppi di sorta: i test che i giocatori bianconeri svolgono costantemente non evidenziano alcunché. Si sfocia dunque su questioni motivazionali, di concentrazione, di stimoli, di distrazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Non è un caso, di conseguenza, che il tecnico Massimiliano Allegri abbia iniziato a pungolare l’esterno verdeoro ribadendo una volta sì e l’altra pure che... «a sinistra ho due scelte di livello: c’è Alex Sandro ma c’è anche Asamoah». Come a sottolineare, anche urbi et orbi, che il brasiliano - da molti considerato terzino tra i più forti del mondo - non può più fare affidamento su uno status di quasi intoccabile, ma al contrario deve conquistarsi il posto di allenamento in allenamento. Peraltro quando Asamoah è stato chiamato in causa ha offerto prestazioni abbastanza buone: il top sabato scorso a San Siro nella secca vittoria contro il Milan. Di conseguenza non è da escludere che l’impiego del jolly ghanese posso diventare un po’ più costante, in attesa che Alex Sandro si sblocchi: vuoi perché questi sembra offrire più garanzie, vuoi perché così facendo Alex Sandro può essere stimolato ad alzare ancora di più l’asticella dell’impegno ericonettersi sulle frequenze bianconere. Già, riconnettersi: anche Alex Sandro, oltre a Dybala, è stato oggetto di riferimenti puramente... voluti, allorché Allegri ha parlato di alcuni giocatori a tratti sconnessi.

Tutto questo, però, fermo restando che momenti di appannamento sono inevitabili in una stagione da parte di un calciatore. E forse, Allegri, ottimista a prescindere, non disdegna la possibilità di avere un Alex Sandro redivivo e al top proprio nelle fasi più calde della cavalcata bianconera.

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TORINO - AAA cercasi Alex Sandro. Disperatamente magari no, ma con una certa urgenza. Che in Champions non si scherza (anzi si soffre più del previsto) mentre in campionato - con un Napoli su di giri e un’Inter quadrata al punto giusto - tocca addirittura inseguire. Dunque negli equilibri bianconeri si fa sentire parecchio l’assenza di un giocatore che in teoria potrebbe e dovrebbe fare la differenza ma che in concreto latita e offre rendimenti ben al di sotto dell’auspicabile.

MATUIDI HA FATTO RIFORNIMENTO

In questo avvio di stagione Alex Sandro è parso timido e spaesato, poco intraprendente, quasi mai sopra le righe. E propositivo. Quegli attacchi in profondità e quei dribbling secchi che avevano indotto la Juventus ad investire - nell’agosto del 2015 - la bellezza di 26 milioni di euro per un giocatore che da lì a un anno si sarebbe svincolato a parametro zero, sono soltanto un ricordo. E peraltro quegli attacchi in profondità e quei dribbling secchi, in tempi più recenti, hanno indotto la Juventus anche a rifiutare offerte monstre (60 milioni di euro) da parte di Manchester City e Chelsea.

Nulla, zero, nada: Alex Sandro è vittima di una involuzione che - quel che è peggio - in casa Juventus non sono ancora riusciti a spiegarsi per benino. Dal punto di vista fisico e atletico, non risultano intoppi di sorta: i test che i giocatori bianconeri svolgono costantemente non evidenziano alcunché. Si sfocia dunque su questioni motivazionali, di concentrazione, di stimoli, di distrazioni.

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