Juventus, il 120° compleanno: i tifosi festeggiano e sono i festeggiati

La festa di oggi coinvolge generazioni, spolvera ricordi e scatena l'orgoglio
Juventus, il 120° compleanno: i tifosi festeggiano e sono i festeggiati

La Juventus non festeggia i trionfi, figuriamoci i compleanni. Sarà così anche questa volta, soffiando veloce sulle centoventi candeline penserà alla prossima partita, al prossimo titolo da conquistare, ai prossimi centoventi anni da riempire con trofei, uomini, abbracci, gioia, lacrime, partite e gol. Un mucchio di cose che verranno tenute insieme dall’amore del suo popolo, che in questo compleanno è contemporaneamente il festeggiante e il festeggiato. Centoventi anni contengono padri e figli, nonni e bisnonni, generazioni che la Juventus ha unito e fatto abbracciare. Perché ci sono i centoventi anni di Storia e i centoventi anni di storie, quelle scritte nella memoria collettiva di milioni di tifosi, fili che si intrecciano a formare una trama infinita che è la vera e unica bandiera della Juventus.

Dei centoventi anni di emozioni ognuno ha le sue, alle quali spesso, forse sempre, aggancia i ricordi e gli eventi della sua vita. Sono attimi di infinito quelli che formano la storia di una squadra di calcio: nulla dura per sempre, tutto viene conservato, indelebile nell’anima collettiva alla quale si può sempre attingere e ispirarsi. Non importa essere tifosi oggi, perché si ha un nonno che può raccontare di Sivori e si avranno nipoti a cui raccontare di Dybala. E la Juventus continua. 

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