Juventus, la lezione di Cardiff: ecco la differenza con il Real Madrid

La sostituzione Dybala-Lemina ha segnato il gap con la squadra di Zidane. Bale, Asensio e Morata tra le opzioni in panca...
Juventus, la lezione di Cardiff: ecco la differenza con il Real Madrid© www.imagephotoagency.it

TORINO - Se la differenza tra una squadra che fa la raccolta di Champions League e un’altra che colleziona sconfitte in finale è data dalla presenza dei campioni sul prato, beh, Cardiff insegna. La lezione dell’ultimo atto andato in scena il 3 giugno sul suolo gallese è stata imparata a memoria dalla Juventus tutta: squadra, staff tecnico, società, tanto che il mercato dell’ultima estate non ha riservato grandi sorprese sui ruoli e le competenze da migliorare. Perché i campioni d’Italia sono stati sepolti dal Real Madrid dopo aver giocato un primo tempo sensazionale cui ha fatto seguito una ripresa disputata con il fiatone. E i ricambi di lusso, gli spaccamatch, indossavano la camiseta blanca, anzi purpura per una sera, quel violaceo che vestito da Ronaldo e soci fa ancora male al popolo bianconero. I nomi in questione? Si fa presto ad elencarli: Zidane, nel secondo tempo, ha fatto entrare Asensio, Bale e Morata a risultato praticamente acquisito, però la portata dei calciatori coinvolti non cambia; Allegri inserì Cuadrado, Marchisio (al posto di un Pjanic già malconcio all’intervallo, come Mandzukic) e Lemina. Ecco, il gabonese è entrato sulla scena in sostituzione di Dybala negli stessi secondi in cui sull’altro versante Zizou rispondeva con Asensio e Bale. No, così è troppo...

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