Chiellini rivela: «Dieci anni fa ero "bruttino" ed infinitamente più scarso»

Il difensore della Juventus: «Ho conosciuto tanti talenti che non hanno fatto sacrifici e non sono mai diventati campioni»
Chiellini rivela: «Dieci anni fa ero "bruttino" ed infinitamente più scarso»© Marco Canoniero

TORINO - "Dieci anni fa ero più veloce, più esplosivo rispetto a oggi, ma ero anche infinitamente più scarso". Così Giorgio Chiellini all'evento "Randstad Next" sull'orientamento post-carriera degli sportivi: "Ho giocato nelle selezioni regionali, nelle Nazionali giovanili dall'Under 15 alla maggiore - ha aggiunto il difensore della Juventus -. Ero sempre il più 'bruttino', sgraziato, scoordinato, grezzo. Poi mi rivedevano tempo dopo ed ero migliorato. Nella mia carriera ho conosciuto tanti talenti che a 17/18 anni non hanno fatto sacrifici e non sono mai diventati i campioni che avrebbero potuto essere. L'importante - ha concluso - è provare a dare sempre il meglio di sé".

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SPOGLIATOIO E INTEGRAZIONE - "Lo spogliatoio di una squadra è simile a una multinazionale: è fondamentale integrare gli altri accettando comportamenti che sono lontani dalla nostra cultura: su alcuni aspetti noi italiani siamo più rigidi e musoni del 'toda joyà che vivono altre culture". Così Chiellini. "L'equilibrio dello spogliatoio è fondamentale, specialmente adesso che è multietnico - ha aggiunto il difensore bianconero -, la parte italiana rappresenta il 33%. Integrare al meglio ogni etnia, cultura, è difficile ma dà risultati enormi".

I FUORICLASSE - "Il fuoriclasse è colui che fa giocare bene chi sta vicino a lui: Pirlo e Buffon, oltre a qualità tecniche indescrivibili, fanno e facevano crescere in campo e fuori i compagni". Lo ha detto il difensore, oggi all'Allianz Stadium: "È fondamentale riuscire a lavorare con gli altri, senza creare gelosie, cercando di far migliorare la squadra - ha aggiunto il difensore bianconero -. Pirlo e Buffon hanno quel carattere e quella personalità che permettono a chi sta loro vicino di crescere".

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TORINO - "Dieci anni fa ero più veloce, più esplosivo rispetto a oggi, ma ero anche infinitamente più scarso". Così Giorgio Chiellini all'evento "Randstad Next" sull'orientamento post-carriera degli sportivi: "Ho giocato nelle selezioni regionali, nelle Nazionali giovanili dall'Under 15 alla maggiore - ha aggiunto il difensore della Juventus -. Ero sempre il più 'bruttino', sgraziato, scoordinato, grezzo. Poi mi rivedevano tempo dopo ed ero migliorato. Nella mia carriera ho conosciuto tanti talenti che a 17/18 anni non hanno fatto sacrifici e non sono mai diventati i campioni che avrebbero potuto essere. L'importante - ha concluso - è provare a dare sempre il meglio di sé".

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