LA BASE DI PARTENZA
Come nella passata stagione il passaggio al 4-2-3-1 diede la spinta definitiva per la cavalcata trionfale in Italia e arrivare fino alla finale di Cardiff in Europa, anche quest’anno il tecnico sta cercando di far quadrare il cerchio dopo un avvio in cui la squadra ha mostrato grande facilità nel trovare la via del gol ma non più quella solidità difensiva che dei campioni d’Italia è sempre stata il marchio di fabbrica. Un modulo inizialmente abbandonato nel match contro i catalani di Ernesto Valverde che ha visto – non a caso – partire Mandzukic dalla panchina. E se il croato l’anno scorso è stato il vero ago della bilancia, sacrificandosi su e giù sulla fascia sinistra, in questa fase della stagione non sembra più un titolare inamovibile. Almeno non ora, complici la condizione non ottimale (anche a causa di acciacchi e impegni con la sua Nazionale) e la crescita di un elemento come Douglas Costa. Andiamo dunque ad analizzare quali sistemi di gioco, con e senza l'attaccante croato, sta testando Allegri che pnsa di inserire un centrocampista in più almeno in determinate partite…
EVOLUZIONE CONTINUA
La gara contro il Barcellona ha visto la Juventus iniziare con una specie di 3-4-3, con Dybala e Douglas Costa (preferito appunto a Mandzukic, rimasto in panchina nel giorno in cui i tifosi gli hanno dedicato una coreografia da brividi) liberi di svariare dietro a Higuain ma chiamati anche a dare una mano ai due mediani, affiancati a loro volta dai fluidificanti De Sciglio e Alex Sandro. Una disposizione offensiva mutuabile anche in un 4-3-3, in cui Mandzukic - comunque sempre utile come vice Higuain nel suo ormai vecchio ruolo da centravanti - si giocherebbe comunque una maglia con Douglas Costa (oltre che con Cuadrado e il sempre favorito Dybala) per uno dei due posti da attaccante esterno. Di seguito le varie opzioni a disposizione del tecnico Allegri, che contro il Barcellona ha oltretutto chiuso il match con un granitico 4-4-2 e una mediana composta da soli centrali (Marchisio, Bentancur, Khedira, Matuidi)...
TORINO – La partita pareggiata 0-0 all’Allianz Stadium contro il Barcellona ha il sapore della svolta in casa Juventus, e non tanto per la classifica di un girone di Champions League in cui i bianconeri sono padroni del proprio destino (vincendo nel prossimo e ultimo impegno sul campo dell’Olympiacos andrebbero dritti agli ottavi senza aspettare il risultato dello Sporting al ‘Camp Nou’) ma perché ha lasciato intravedere l’evoluzione tattica a cui Massimiliano Allegri sta lavorando. Un'evoluzione che andiamo ad analizzare insieme...