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TORINO - La Juventus non sarà un bene rifugio, ma può diventare una possibilità di risparmio. Crescono infatti nell’azionariato del club del presidente Andrea Agnelli i fondi di investimento, i fondi pensione e gli investitori istituzionali: è vero che negli ultimi cinque anni l’andamento del titolo in Borsa, pur positivo, resta ancora un po’ altalenante, ma c’è più di un manager pronto a scommettere su questo business. E la Juventus rientra nel novero dei club, insieme con Borussia Dortmund e Manchester United, più popolari tra i money manager internazionali perché dà garanzie di solidità e sicurezza. Non solo. Da inizio anno la Juventus viaggia veloce sul listino delle società a media e piccola capitalizzazione di Piazza Affari, trascinata dalla febbre dei Pir, i nuovi piani individuali di risparmio che nel primo semestre del 2017 hanno raccolto oltre 5 miliardi e che, a fine anno, potrebbero salire a 10 miliardi.