Bierhoff: «Juventus, Howedes si fa amare con i suoi riti»

L’ex attaccante del Milan racconta il connazionale: «Al Mondiale ci trascinò... fissando le stelle. Khedira ha in testa Russia 2018 e per Allegri sarà un bel vantaggio»
Bierhoff: «Juventus, Howedes si fa amare con i suoi riti»

TORINO - E’ una Juventus sempre più tedesca, tanto nel presente quanto nei piani futuri. Quel Benedikt Höwedes che il mondo bianconero ha cominciato a scoprire domenica scorsa, Oliver Bierhoff lo conosce da una vita. L’ex attaccante di Udinese e Milan, da più di dieci anni è dirigente e team manager della Germania: lui e Höwedes – seppur con ruoli diversi – hanno vinto insieme un Mondiale.
 
Bierhoff, Höwedes ha chiesto consiglio anche a lei prima di trasferirsi alla Juventus?
 
«Sì, ne abbiamo parlato. A Benedikt dissi che secondo me, vista anche la sua situazione allo Schalke 04, la Juve sarebbe stata ideale per lui: squadra forte e vincente. Dove c’è organizzazione, lui si esalta».
 
Ci descrive attraverso un aneddoto chi è Höwedes?
 
«Il primo episodio che mi viene in mente riguarda proprio il Mondiale in Brasile. Il nostro ct, Joachim Löw, andò da lui e gli disse che lo avrebbe voluto impiegare terzino sinistro. Un ruolo non suo: Benedikt, oltre a essere un centrale, è destro di piede. Höwedes non solo diede la disponibilità immediatamente, ma lo fece con entusiasmo e con il suo solito sorriso. Non era scontato, fidatevi di me».
 
Alla fine Höwedes è stato protagonista al Mondiale.
 
«Sì, le ha giocate tutte e in finale ha sfiorato pure il gol. Benedikt è una gran persona. E’ un giocatore di cuore: dà l’anima per i compagni, non ti lascia mai solo. Questo episodio del Mondiale dimostra un’altra sua qualità: l’intelligenza. Con gente come Boateng e Hummels sapeva che sarebbe stato complicato giocare al centro, così ha accettato di sacrificarsi per la squadra e allo stesso tempo ha colto l’occasione di vivere una Coppa del Mondo da protagonista». 

Ci compila una scheda tecnica di Höwedes?
 
«Forte fisicamente, abile di testa, ottimo tempismo, bravo nella gestione della palla. Benedikt non ha una qualità in cui è il migliore, però è eccellente sotto tutti i punti di vista. Ogni tanto, quando avanza sui calci d’angolo, segna pure». 

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...

Juve, i migliori video