© Marco Canoniero
TORINO - Il rischio non è un’ipotesi contemplata nel verbo allegriano, tanto è vero che - per dirne una - la discesa in campo di Higuain al San Paolo non è stata decisa il giorno della partita con tutti gli scongiuri del caso, ma 24-48 ore prima. Per Mario Mandzukic la storia non seguirà una trama differente. Martedì sera ad Atene, dunque, il croato ci sarà? Sì, però solo se al top e forse oggi sarà presa una decisione definitiva. In caso contrario sono vietate autofrustrazioni di gruppo o manifestazioni di particolare dispiacere. L’ex Atletico Madrid, alla sua maniera, è indispensabile qualora i muscoli rispondano presente e al momento, considerata la leggerezza della sgambata svolta ieri nella glaciale Vinovo, avere certezze è impossibile.
ESEMPIO - E poi, va da sé, con questo Higuain appena folleggiante nella Fuorigrotta che fu sua e che da un anno e mezzo non smette di ricoprirlo di sfottò e offese ben più incisive, rivedere Mandzukic in panchina al Karaiskakis non sarebbe così sorprendente. Altra annotazione: il feeling tra il Pipita e il duo Dybala-Douglas Costa è talmente una garanzia di affidabilità che ritoccarlo equivarrebbe quasi a una bestemmia. Serve un esempio? Beh, l’azione che ha condotto al gol partita di Napoli è il modello perfetto della ripartenza applicata al calcio.
Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport