Juventus, Pjanic ha fame e vuole il settimo sigillo

Inter e Napoli hanno stuzzicato la voglia d’impresa scudetto
Juventus, Pjanic ha fame e vuole il settimo sigillo© Marco Canoniero

TORINO - Non era al top, l’altra sera, al cospetto della capolista. Non lo era, ma è come se nella rigida aria torinese si fosse diffuso un sentimento comune a chiunque mastichi calcio: di quello lì non si può fare a meno. Miralem Pjanic è fatto così: a volte sembra caracollare, incidendo meno del solito soprattutto se sottoposto alla pressione degli avversari (Brozovic, tuttavia, s’è dovuto arrendere), ma alla fine dei conti t’accorgi che il pallone ce l’ha sempre lui. E dal suo destro, spesso e volentieri, si originano arcobaleni stupendi, o passaggi radenti, comunque di rara precisione. Prendete l’ultima esibizione di sabato sera con l’Inter: su 66 passaggi ne ha sbagliati soltanto 6, giocando 88 palloni e recuperandone 10. Non male per chi, abitualmente, gonfia la rete soprattutto da calcio piazzato, ma sa anche mandare in porta i compagni con assist di classe. Pjanic, nel frattempo, si sta completando anche nella difesa, lì dove probabilmente ai tempi di Roma era parso meno a suo agio.

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PASSO - Un risentimento l’ha messo ko nel finale contro i nerazzurri, con tanto di breve discussione con Allegri che per forza di cose ha dovuto esitare nel cambiare il bosniaco poiché altri bianconeri erano a rischio uscita. Ma per l’ex giallorosso non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. Nel frattempo la sua disamina del momento vissuto dalla Juventus è illuminante quanto le aperture palla al piede: «Sì, dopo aver affrontato Napoli e Inter ci sentiamo più forti. La squadra è serena, stiamo dimostrando di essere sempre più uniti e desiderosi di continuare a vincere. Abbiamo ancora tanta fame e vogliamo conquistare il settimo scudetto di fila: sarebbe il più bello di tutti perché quest’anno sono tante le squadre in lizza per il titolo e noi abbiamo intenzione di dimostrare di essere ancora i migliori. Sarà una bella sfida perché significherebbe battere avversari molto forti. E quindi vincere sarebbe ancora più bello». Sull’Inter, poi, il giudizio denota massimo rispetto: «È una seria candidata allo scudetto, lo sapevamo e allo Stadium s’è visto. Faccio i complimenti, conosco bene il loro allenatore: stanno facendo un bel percorso e noi dovremo lottare fino alla fine. Peccato perché abbiamo avuto noi le occasioni migliori e si poteva vincere, ma a volte il calcio è così: il loro portiere ha parato tutto. Ora l’importante è mantenere questo passo».

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