Juventus, Bologna asfaltato 3-0. Genio Pjanic, squadra d'acciaio

La Juventus domina il Bologna per 90': sesta partita senza subire gol e tre gol splendidi
Juventus, Bologna asfaltato 3-0. Genio Pjanic, squadra d'acciaio© Juventus FC via Getty Images

BOLOGNA - La superiorità della Juventus è stata schiacciante, asfissiante, quasi umiliante per il Bologna, mortificato dal primo all’ultimo minuto. Il 3-0 esprime per difetto l’andamento della partita che la squadra di Allegri inizia con un ritmo infernale, schiacciando il Bologna nella sua trequarti per periodi sufficientemente lunghi a mandare in affanno mentale i rossoblù, che non trovano varchi per uscire, figuriamoci per ripartire. Così arriva il primo gol, grazie a una punizione geniale e perfetta di Pjanic al 27’, che firma un capolavoro da una mattonella diversa dal solito, più decentrato con un giro micidiale che inganna Mirante, forse carente nel tempismo. Meno di dieci minuti e il piede incandescente di Pjanic sforna un lancio delizioso per Mandzukic al 37’: lo stop di petto a seguire in area è roba sopraffina, il diagonale con cui raddoppia è uscito da un libro di geometrica. Chiude la partita Matuidi al 19’ st con un altro grande gol, all’inizio della ripresa, quando inchioda il 3-0 con una martellata dal limite dell’area al volo. Il resto è un proficuo allenamento, con ritmi sempre piuttosto vivaci e una fase difensiva impeccabile dei bianconeri.


COSA DICE LA PARTITA - La Juventus supera l’Inter e sta a un punto del Napoli: più della posizione, mette paura agli avversari la ritrovata continuità di rendimento e la cattiveria con cui approccia le partite. La fase difensiva è di nuovo una questione “di branco” nella quale partecipano tutti e alla quale l’apporto di Matuidi è straordinario: il risultato è la sesta partita (quarta di campionato) senza incassare gol, una striscia che inizia ad assomigliare a quelle delle stagioni da record. Questo nuovo atteggiamento mentale non sta compromettendo la fase offensiva, che si è inceppata solo contro l’Inter, ma con i tre gol di questo pomeriggio ribadisce di avere il migliore attacco (44 gol contro i 38 dello “spettacolare” Napoli di Sarri). Se, come è sempre capitato finora con le squadre di Allegri, la Juventus ha trovato la quadratura tattica e atletica, potrebbe essere iniziata la tiratona centrale con la quale i bianconeri vincono gli scudetti. Quest’anno potrebbe essere più difficile, perché quel ritmo possono tenerlo anche la Roma, l’Inter e il Napoli, ma la Juventus ieri ha mandato un altro e più sottile messaggio: mentre chi affronta per la prima volta due impegni a settimana crolla (vedi Inter) e chi soffre un infortunio di un giocatore importante (Napoli), la Juventus si è permessa di tenere Dybala in panchina e giocare senza Buffon, Cuadrado e Chiellini, senza dare l’impressione di essere una squadra rimaneggiata. E in panchina c’erano Bernardeschi, Marchisio, Rugani e il redivivo Pjaca: roba da ricchi, roba da Juventus che forse è stata un po’ troppo criticata nella primissima parte della stagione.

 

PAGELLINE - Spicca nella partita la prestazione di Douglas Costa spumeggiante; di Higuain che fa l'uomo squadra, giocando più per gli altri che per se stesso; un Matuidi granitico; un De Sciglio che ormai splende, sempre più sicuro e ficcante; un Alex Sandro incoraggiante seppure non ancora ai suoi livelli e ovviamente un Pjanic meraviglioso.

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