Ti ricordi Pecchia, quando facevi il vice di Zidane alla Juve?

Lippi lo volle per far rifiatare Zizou e proprio al suo posto segnò un gol pesante
Ti ricordi Pecchia, quando facevi il vice di Zidane alla Juve?© www.imagephotoagency.it

TORINO - Lippi non gli aveva esattamente facilitato l’arrivo a Torino, presentandolo come l’uomo che gli serviva come alternativa a Zinedine Zidane. In quei casi ci si salva dal macigno di aspettative e responsabilità solo se si è un ragazzo intelligente. E Lippi sapeva benissimo con chi aveva a che fare, avendo avuto Fabio Pecchia a Napoli e proprio per questo lo aveva fortemente voluto anche a Torino. E così nell’estate del 1996, un ventiquattrenne Pecchia atterra su pianeta Juventus, accolto da «pochi tifosi rispetto a Napoli, ma il quadruplo di giornalisti e telecamere. E questi sono i dettagli che ti fanno capire subito dove sei arrivato».

L’inserimento è fluido, anche se gli allenamenti del preparatore atletico “marine” Giampiero Ventrone gli fanno subito conoscere un altro concetto di fatica, ma i compagni lo accolgono in un grande gruppo e lui non fatica a capire il calcio di Lippi. Il problema, semmai, è che diventa complicato trovare posto come vice Zidane, perché il francese infila una delle sue migliori stagioni in bianconero sia dal punto di vista tecnico che atletico. Insomma, sono poche le gare che salta e, come se non bastasse, a gennaio viene acquistato Edgar Davids dal Milan, aggiungendo un tosto concorrente. Il centrocampo della Juventus diventa affollato come un autobus nell’ora di punta e Pecchia deve sgomitare per trovare la via del campo.

Alla fine della stagione tuttavia il conteggio delle partite non è malvagio: 35 presenze, roba vera. Anche se solo 15 dal primo minuto, le altre 20 partendo dalla panchina. Forse lui stesso si aspettava un po’ di più, anche se Lippi non gli fa mai mancare la fiducia e gli fa sentire sempre la stima.

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