Juventus, Benatia: «Non sono il nuovo Bonucci»

Il difensore dopo il 3-1 al Verona: «Voglio solo vincere con questa squadra». Bernardeschi: «Chiudiamo l'anno in bellezza, ma adesso dobbiamo pensare subito al derby di Coppa Italia»
Juventus, Benatia: «Non sono il nuovo Bonucci»© LaPresse

TORINO - «Era importantissimo vincere oggi, chiudiamo l'anno in bellezza ma dobbiamo subito pensare al derby di Coppa Italia. Abbiamo calato un po’ la tensione dopo il vantaggio, il mister si è accorto di questo e ha cambiato cercando di risistemare tutto. Abbiamo preso lo schiaffo del pareggio ma da grande squadra ci siamo subito rialzati e abbiamo vinto». Sono le parole di Federico Bernardeschi dopo la vittoria di Verona. «Era importante vincere anche per prendere un bel vantaggio da quelle dietro. Ora siamo solo noi e il Napoli davanti: abbiamo dato un segnale importante al campionato», ha aggiunto Bernardeschi a Premium Sport.

BENATIA: «NON SONO IL NUOVO BONUCCI» - «Dopo il vantaggio abbiamo abbassato l’intensità e abbiamo perso troppi palloni. Nella ripresa abbiamo rischiato e abbiamo preso un gol molto evitabile. E’ tornato il vero Dybala? Sono contento per Paulo, ha una qualità superiore alla media. Ha avuto un periodo in cui è stato meno decisivo perché ha 23 anni e perché nel calcio ci sta un momento così. Nel secondo gol ha fatto vedere di cosa è capace, è fondamentale per noi e penso che senza Dybala per la Juve sarà difficile dare la caccia al campionato e alla Champions League. Cosa è cambiato dopo la vittoria a Napoli? Dopo quella gara abbiamo ritrovato il nostro atteggiamento e abbiamo capito che con la mentalità della Juventus potevamo fare grandi cose. La Juve ha una mentalità vincente che a inizio stagione avevamo un po’ perso perché l’anno scorso eravamo stati quasi perfetti. Il mister ha lavorato sull’atteggiamento perché senza la cattiveria si soffre contro chiunque. Dopo Napoli abbiamo capito questo e stiamo facendo bene. La mia miglior stagione di sempre? In Italia ho fatto delle stagioni positive, sia a Udine che a Roma. Per il mio fisico ho bisogno di continuità che l’anno scorso non ho avuto perché non ho meritato e perché c’erano giocatori migliori di me. Quest’anno il mister invece mi sta dando fiducia, però non mi piace parlare di me anche se so che posso fare di più. Io nuovo Bonucci? Leo ha fatto sette anni qui e ho tanta stima per lui. E’ facile giocare con campioni come Chiellini e Barzagli ma io non sono il nuovo Bonucci e non sono nessuno: voglio solo aiutare la squadra per vincere».

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