Pagina 2 | Juventus, Allegri: «Dybala giocherà contro il Torino»

Massimiliano Allegri ha aperto il 2018 della Juventus con una richiesta precisa ai suoi giocatori: «Battiamo domani il Toro in Coppa Italia e poi il Cagliari in campionato per andare in vacanza sereni e contenti. Anche perché alla ripresa, fino al derby di campionato, abbiamo tutte partite che non possiamo sbagliare per restare in scia al Napoli e in seguito attaccarlo. La quota scudetto è 96 quest'anno».

SUL DERBY DI COPPA ITALIA - «Il derby è sempre una partita a sé e il Toro, visti gli ultimi risultati in campionato, avrà grande voglia di rivalsa, per loro la Coppa Italia può essere anche un modo per andare in Europa. Noi stiamo bene e, dopo aver vinto le ultime tre edizioni, vogliamo la quarta. La Coppa Italia è importante anche per arrivare in fondo alla Champions? E' importante in sé, è un obiettivo come il campionato e la Champions».

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I DUBBI DI FORMAZIONE - «Dybala giocherà assieme a uno tra Mandzukic e Higuain. Marchisio e Rugani saranno della partita, a destra toccherà a uno tra Lichtsteiner e Sturaro e devo valutare se partire con Bernardeschi o Douglas Costa. Anche su Pjanic, ultimamente altalenante a livello fisico, devo fare delle valutazioni. Buffon e Cuadrado sono ancora fuori, mentre De Sciglio ha lavorato in gruppo ma tornerà col Cagliari».

UN SOLO ITALIANO A VERONA - «Ne abbiamo tanti, di italiani in rosa. Ci sono i momenti in cui ne giocano 5, altri 4 e a Verona ce ne era soltanto uno. L'importate è che italiani e stranieri capiscano gli obiettivi. A Verona non l'avevano capito. Col Toro e il Cagliari non si può sbagliare».

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SU BUFFON, SZCZESNY E… DONNARUMMA - «Ringrazio Buffon per le belle parole su di me. I giocatori mi fanno i complimenti anche perché gli ho dato 8 giorni di vacanza dopo Cagliari… (risata). Io non mi sento sottovalutato, ma non vivo 24 ore al giorno di calcio, ho altri interessi. Finché mi diverto alleno, poi smetterò. Io sono un allenatore fortunato, ho sempre avuto grandi giocatori e di conseguenza ho sempre cercato di fare meno danni possibili. Sicuramente non penso che si vinca con gli schemi. Szczesny? L'ho detto e lo ribadisco: è lui l'erede di Buffon. La dirigenza ha fatto un bell'affare portandolo qui un anno prima dell'addio di Gigi: tra loro si è instaurato un gran feeling. Donnarumma è giovane, bravo ed è del Milan: farà il suo percorso».

SUL MERCATO - «Uscirà Pjaca in prestito perché ha bisogno di una squadra che gli permetta di giocare con continuità dopo l'infortunio, così a luglio tornerà al top da noi. Per il resto siamo a posto così. Emre Can subito? Siamo 21-22 e la rosa è di qualità, non ho chiesto alcun rinforzo perché poi siamo troppi e finisce che poi ho troppo caos in testa. Sono contento di questa squadra, l'importante è non abbassare la tensione. Per fortuna quando riprendiamo dopo la pausa ci saranno più solo dieci giorni di mercato».

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CALENDARI E VAR - «Spesso Sarri si è lamentato dei calendari, voi non lo fate mai: perché? Per noi non è un problema, quando ci dicono di andare a giocare, andiamo. A Verona faceva freddo, ma il campo era perfetto, colgo l'occasione per fargli i complimenti. Lamentarsi serve a poco. Var migliorato? All'inizio ci sono state difficoltà, ma sicuramente è una buona cosa per aiutare gli arbitri sugli episodi oggettivi». ernardeschi e uno tra Higuain e Mandzukic e dietro ci sarà Rugani».

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I DUBBI DI FORMAZIONE - «Dybala giocherà assieme a uno tra Mandzukic e Higuain. Marchisio e Rugani saranno della partita, a destra toccherà a uno tra Lichtsteiner e Sturaro e devo valutare se partire con Bernardeschi o Douglas Costa. Anche su Pjanic, ultimamente altalenante a livello fisico, devo fare delle valutazioni. Buffon e Cuadrado sono ancora fuori, mentre De Sciglio ha lavorato in gruppo ma tornerà col Cagliari».

UN SOLO ITALIANO A VERONA - «Ne abbiamo tanti, di italiani in rosa. Ci sono i momenti in cui ne giocano 5, altri 4 e a Verona ce ne era soltanto uno. L'importate è che italiani e stranieri capiscano gli obiettivi. A Verona non l'avevano capito. Col Toro e il Cagliari non si può sbagliare».

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