SU BUFFON, SZCZESNY E… DONNARUMMA - «Ringrazio Buffon per le belle parole su di me. I giocatori mi fanno i complimenti anche perché gli ho dato 8 giorni di vacanza dopo Cagliari… (risata). Io non mi sento sottovalutato, ma non vivo 24 ore al giorno di calcio, ho altri interessi. Finché mi diverto alleno, poi smetterò. Io sono un allenatore fortunato, ho sempre avuto grandi giocatori e di conseguenza ho sempre cercato di fare meno danni possibili. Sicuramente non penso che si vinca con gli schemi. Szczesny? L'ho detto e lo ribadisco: è lui l'erede di Buffon. La dirigenza ha fatto un bell'affare portandolo qui un anno prima dell'addio di Gigi: tra loro si è instaurato un gran feeling. Donnarumma è giovane, bravo ed è del Milan: farà il suo percorso».
SUL MERCATO - «Uscirà Pjaca in prestito perché ha bisogno di una squadra che gli permetta di giocare con continuità dopo l'infortunio, così a luglio tornerà al top da noi. Per il resto siamo a posto così. Emre Can subito? Siamo 21-22 e la rosa è di qualità, non ho chiesto alcun rinforzo perché poi siamo troppi e finisce che poi ho troppo caos in testa. Sono contento di questa squadra, l'importante è non abbassare la tensione. Per fortuna quando riprendiamo dopo la pausa ci saranno più solo dieci giorni di mercato».