Juventus, Carolei racconta l'odio... per la maglia

E' il videomaker protagonista di una serie di video realizzati con la Go Pro negli stadi con la maglia bianconera
Juventus, Carolei racconta l'odio... per la maglia

TORINO - E’ pratese e juventino. E fin qui quasi non c’è notizia, vista la percentuale di tifosi bianconeri nella cittadina vicino a Firenze. Ma da qualche tempo il suo essere juventino è diventato estremamente popolare sul web, perché qualcosa come tre milioni di persone hanno visto i suoi video nei quali si avventura nei dintorni degli stadi italiani con una maglia di Dybala addosso, camminando in modo disinvolto prima delle partite. «Un pazzo? Beh, forse un po’ sì, perché se non ci fosse la telecamera, lo ammetto, qualche schiaffo o forse peggio lo avrei già preso. Ma la Go Pro che tengo in cima a un bastone da selfie per fortuna inibisce la violenza fisica. Non quella verbale, perché di insulti ne ricevo parecchi».

JUVE, LA SOSTA E' FINITA

Tant’è che dopo essere nato per gioco, quello di andare in giro vestito di bianconero intorno agli stadi italiani è diventato un piccolo esperimento sociale: «Mi sono reso conto di quanto odio ci sia nei confronti della Juventus. Non mi aspettavo certo di essere applaudito, ma non credevo si potessero raggiungere certi livelli. Io scherzo e provoco quando dico: sono venuto qui per un gesto di distensione e pace, però è ovvio che mi piacerebbe registrare altre reazioni». E invece nella migliore delle ipotesi c’è chi gli consiglia di girare alla larga per non rischiare la vita. «La Juventus è di gran lunga la squadra più odiata d’Italia. Non credo che otterrei lo stesso risultato con una maglia del Milan o dell’Inter. Penso che questo odio sia figlio dell’invidia per i successi. L’invidia è uno dei motori più potenti dell’essere umano, sia nel bene che nel male».

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