Juventus, Allegri: «Col Genoa ci sarà da soffrire. Sarà un aprile decisivo»

L'allenatore bianconero definisce le gerarchie in porta: «Settimana prossima Buffon sarà a disposizione e quando tornerà il titolare è lui»
Juventus, Allegri: «Col Genoa ci sarà da soffrire. Sarà un aprile decisivo»© Marco Canoniero

VINOVO - Un solo pensiero nella testa di Massimiliano Allegri, a prescindere da Atalanta-Napoli: «Non so sè è un vantaggio giocare dopo. L’unico vantaggio ver ce lo dobbiamo prendere da soli e sono i tre punti. Domai contro il Genoa sarà una partita difficile perché dopo 15 giorni di sosta è sempre così. Fra l’altro dopo le pause abbiamo perso con Lazio e Sampdoria. Abbiamo un lavoro importante nelle gambe e dovremo giocare con intelligenza e spirito di sacrificio. Affrontiamo una squadra che ha buona tecnica, è pericolosa sui calci piazzati e nelle ultime sette partite con Ballardini ha preso solo tre gol. Non subendone nessuno nelle ultime quattro, a parte con noi in Coppa Italia».

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BUFFON VERSO IL RIENTRO - Una partita, quella di Coppa, in cui erano andati a segno Dybala e Higuain, uno assente, l’altro a secco proprio dalla sfida con i rossoblù e in ritardo sulle proprie medie. «I numeri di Gonzalo sono figli solo di qualche partita senza segnare, niente di più - mostra tranquillità Allegri -. Quanto a Paulo lo valuteremo settimana dopo settimana, lui e Howedes sono i più lontani dal rientro, mentre Cuadrado lo verificheremo in questa settimana, anche se ha ancora l’infiammazione. De Sciglio è recuperato e dalla prossima partita saranno disponibili Marchsio e Buffon». E per quanto abbia brillato Szczesny, il capitano riprenderà il suo posto: «Gigi è il titolare. Szczesny ha fatto grandi cose, ma Buffon riprenderà il suo posto. Se il record di presenze in A potrà spingerlo a continuare un anno in più? Non ha bisogno di consigli, a giugno deciderà. L’importante è che torni in campo e magari questa pausa forzata gli farà bene per il finale di stagione».

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DUE DUBBI - Domani sera, intanto, tra i pali ci sarà Szczesny. Solo due i dubbi di Allegri: «Uno sul terzino destro, tra De Sciglio, Barzagli e Lichtsteiner. L’altro tra Douglas Costa e Bernardeschi. Federico sta crescendo molto e i numeri sono dalla sua: quando ha giocato dall’inizio ha segnato e fatto assist. Potrei anche metterli tutti subito, giocando a due a centrocampo». Difficile, visto che resterebbe privo di cambi offensivi. Più probabile l’assetto a tre centrocampisti, dove Pjanic sta brillando tanto da meritarsi i complimenti di Pirlo: «Andrea è cresciuto in quel ruolo dopo aver fatto il trequartista, Miralem sta facendo con continuità il centrale da qualche mese e sta migliorando molto i tempi di gioco. Però sono due giocatori ancora un pochino distanti». E ancora un pochino distanti sono Napoli e Juventus: «Per vincere lo scudetto sappiamo di dover fare grandissime cose. Stiamo facendo un cammino importante, abbiamo 2 punti in più dell’anno scorso, ma il Napoli sta facendo da lepre. Serve calma e serve arrivare nelle migliori condizioni agli scontri diretti di aprile. Il Napoli ha tutto per vincere, noi dobbiamo fare di tutto per vincere il settimo scudetto».

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VINOVO - Un solo pensiero nella testa di Massimiliano Allegri, a prescindere da Atalanta-Napoli: «Non so sè è un vantaggio giocare dopo. L’unico vantaggio ver ce lo dobbiamo prendere da soli e sono i tre punti. Domai contro il Genoa sarà una partita difficile perché dopo 15 giorni di sosta è sempre così. Fra l’altro dopo le pause abbiamo perso con Lazio e Sampdoria. Abbiamo un lavoro importante nelle gambe e dovremo giocare con intelligenza e spirito di sacrificio. Affrontiamo una squadra che ha buona tecnica, è pericolosa sui calci piazzati e nelle ultime sette partite con Ballardini ha preso solo tre gol. Non subendone nessuno nelle ultime quattro, a parte con noi in Coppa Italia».

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