Juventus, Bernardeschi ci riprova

Esploso a Firenze, al Franchi cerca un altro salto. Sa che sarà fischiato, ma non si preoccupa: dopo un gol e tre assist in tre giornate vuole essere decisivo in una partita speciale
Juventus, Bernardeschi ci riprova© Marco Canoniero

TORINO - Ricordi belli moltissimi, rimpianti nessuno. E nessuna preoccupazione per i fischi che lo saluteranno dagli spalti dello stadio Artemio Franchi, il suo stadio fino allo scorso maggio. Federico Bernardeschi sa da quando ha deciso di lasciare la Fiorentina per la Juventus che il suo ritorno a Firenze sarà accolto dai fischi. Qualora ne avesse dubitato, sono bastati gli attacchi ricevuti sui social dopo la chiusura della trattativa e dopo la partita dell’andata, quando aveva festeggiato la vittoria pubblicando su Instagram una foto con la scritta “+3finoallafine”. «Giocare “1 minuto” e gioire comunque della vittoria della propria squadra non è “mancanza di umiltà”, come mi è stato scritto, semmai l’esatto opposto! - replicò dopo il successo firmato da Mandzukic - Sono anche un po’ stufo di tutta l’ignoranza del branco, gridata con due bestemmie e 4 parolacce a caso». Quel branco del web che aveva già additato nel giorno della sua presentazione in bianconero: «Credo ci sia una parte di società malsana, come si vede sui social di chi augura la morte o brutti mali e non sono qui per alimentarla».

MODELLO SALAH - Domani sera non sarà accolto dall’odio digitale da tastiera, ma da più ruspanti fischi e cori da tribuna. Corollario pressoché inevitabile di ogni ritorno da ex (non solo a Firenze), al quale proverà a rispondere seguendo l’esempio di Riccardo Montolivo e Mohamed Salah. Il centrocampista si era rifiutato di rinnovare il contratto con la Fiorentina e nell’estate 2012 era passato al Milan a parametro zero: contestatissimo, il 7 aprile 2013 fece il suo ritorno al Franchi portando in vantaggio i rossoneri (la partita poi finì 2-2). L’attuale trascinatore del Liverpool era stato al centro di un caso nel 2015, quando dopo aver brillato in viola da gennaio a giugno (in prestito dal Chelsea), rifiutò di restare per passare alla Roma: il 25 ottobre impiegò ancora meno di Montolivo per replicare ai fischi, segnando dopo 7 minuti il gol che dette il là alla vittoria giallorossa (2-1). Vittoria che Salah non si godette però pienamente, venendo espulso all’87’ per doppia ammonizione.

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