Juventus, dieci motivi per crederci

Bianconeri obbligati a segnare: ma il Tottenham si è confermato vulnerabile e a Wembley ci sarà Dybala. Matuidi aiuterà la difesa e l’esperienza dice Juve
Juventus, dieci motivi per crederci© www.imagephotoagency.it

Dieci motivi per crederci. Dieci ragioni, tecniche, tattiche, fisiche, mentali e anche scaramantiche, per cui la Juventus il 7 marzo contro il Tottenham può conquistare i quarti di Champions nonostante il 2-2 di Torino.

1) IL RITORNO DI DYBALA - Dieci, come il numero di maglia di Dybala. Non potrà certo vincere da solo, ma con lui di nuovo in campo il potenziale offensivo salirà di livello: per il surplus di qualità che dà a tutta la manovra, per l’appoggio a Higuain e per la capacità di inventare la giocata decisiva. Doti inestimabili in una partita in cui la Juventus è obbligata a segnare.

2) LA DIFESA DEL TOTTENHAM - Una missione non certo impossibile. La difesa degli Spurs ha confermato di essere vulnerabile e non solo presa in velocità: l’1-0 è arrivato su calcio piazzato, il rigore del 2-0 a difesa schierata. La Juventus è assolutamente in grado di segnare a Wembley, anche più di una rete.

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3) IL CLIMA DI WEMBLEY - Per giunta il Tottenham davanti ai suoi tifosi difficilmente dedicherà più attenzione del solito a coprire il suo punto debole: la Juventus potrà cercare il gol senza doversi sbilanciare esponendosi al contropiede.

4) LA DIFESA DELLA JUVE - Per passare il turno, infatti, segnare non basterà: bisognerà anche limitare l’attacco del Tottenham meglio che a Torino. Dove la Juventus si è abbassata un po’ troppo, e troppo a lungo, dopo il 2-0. Atteggiamento che ha tenuto sempre sotto pressione i difensori, da parte loro meno imperforabili del solito. Può capitare una serata non al top, è lecito attendersi un ritorno della fase di non possesso bianconera sui suoi standard.

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5) IL RITORNO DI MATUIDI - Di grande aiuto, in questo senso, sarà il recupero di Matuidi. Il dinamismo e la fisicità del francese sono importanti sempre, ancora di più contro Dembele e compagni, che allo Stadium hanno imposto anche la forza atletica.

6) GLI EPISODI - Detto degli errori bianconeri, il risultato è dipeso anche da episodi poco fortunati: se il primo gol di Higuain era viziato da un fuorigioco, quello di Kane è nato da un fallo di Eriksen su Chiellini. La Juventus ha poi sfiorato il 3-0 col tiro del Pipita uscito di un soffio, sbagliato un rigore ancora con l’argentino, subìto il 2-2 su un errore che Buffon commette raramente. Se una sola di queste tre situazioni fosse girata diversamente, la partita sarebbe probabilmente cambiata. Magari succederà a Wembley.

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7) IL PRECEDENTE - C’è un precedente recente e (relativamente) benaugurante a ispirare fiducia. Relativamente perché si tratta degli ottavi di due stagioni fa, chiusi con l’eliminazione della Juventus a opera del Bayern Monaco: eliminazione arrivata però ai supplementari, dopo che i bianconeri avevano replicato all’Allianz Arena il 2-2 dello Stadium. E fino a pochi secondi dalla fine stavano vincendo...

8) LA CAPACITÀ DI REAZIONE - In quel doppio confronto (e in molte altre occasioni) emerse un altro dei fattori per cui la Juventus può conquistare i quarti: la capacità di reagire a risultati negativi trovandovi motivazioni supplementari.

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9) IL MIGLIORAMENTO DELLA FORMA - A Wembley, se gli infortuni daranno tregua ai bianconeri, si vedrà anche una Juventus più brillante: il lavoro dello staff di Allegri è stato finalizzato a un crescendo in questa seconda parte di stagione.

10) L’ESPERIENZA - L’anno scorso gli ottavi di finale fecero registrare la clamorosa rimonta del Barcellona sul Psg. Dopo la vittoria 4-0 all’andata i francesi si smarrirono completamente al Camp Nou. Scherzi dell’inesperienza: e il Tottenham è al primo ottavo di Champions dal 2011, la Juventus al quarto consecutivo...

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Dieci motivi per crederci. Dieci ragioni, tecniche, tattiche, fisiche, mentali e anche scaramantiche, per cui la Juventus il 7 marzo contro il Tottenham può conquistare i quarti di Champions nonostante il 2-2 di Torino.

1) IL RITORNO DI DYBALA - Dieci, come il numero di maglia di Dybala. Non potrà certo vincere da solo, ma con lui di nuovo in campo il potenziale offensivo salirà di livello: per il surplus di qualità che dà a tutta la manovra, per l’appoggio a Higuain e per la capacità di inventare la giocata decisiva. Doti inestimabili in una partita in cui la Juventus è obbligata a segnare.

2) LA DIFESA DEL TOTTENHAM - Una missione non certo impossibile. La difesa degli Spurs ha confermato di essere vulnerabile e non solo presa in velocità: l’1-0 è arrivato su calcio piazzato, il rigore del 2-0 a difesa schierata. La Juventus è assolutamente in grado di segnare a Wembley, anche più di una rete.

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