Juventus, è tornato il vero Dybala. Gli straordinari sono serviti: ora, a tutta Joya

Contro il Toro, test superato: è pronto ad essere di nuovo trascinante per la Juve
Juventus, è tornato il vero Dybala. Gli straordinari sono serviti: ora, a tutta Joya© MMarco Canoniero

TORINO - Il pallone che Paulo Dybala è finalmente tornato ad accarezzare domenica nel derby della Mole è un mappamondo su cui si intrecciano le sue rotte. Quella sull'asse Cagliari-Torino, 661 chilometri in linea d'aria di pragmatico lavoro per tornare a calcare il rettangolo di gioco assieme ai compagni dopo la lesione al flessore rimediata nell'Epifania sarda. Sedute di fisioterapia e sessioni in campo a Vinovo per tornare a disposizione di Massimiliano Allegri il più in fretta possibile ma al contempo a debita distanza da giochi d'azzardo potenzialmente letali alle porte della primavera. Con lo sguardo fisso di chi fa della determinazione il proprio mantra puntato innanzitutto alla sfida con il Tottenham agli ottavi di Champions. Ecco l'altra rotta. Quella che, all'indomani delle montagne russe della sfida d'andata all'Allianz Stadium vissute senza il suo apporto, conduce la Joya da Barcellona a Londra.

Lungo 1140 chilometri che sono questa volta quelli del sogno e della speranza. Dai blaugrana ai Pochettino's boys il passo è breve, anche se il calendario – severo – ha già sfogliato nel frattempo nove mesi. Quelli di una lunga gestazione che in casa bianconera confidano possa partorire nuovamente una rete sul palcoscenico europeo del Diez argentino, a digiuno proprio dalla doppietta casalinga al Barça che l'aveva proiettato una volta di più nell'olimpo dei fuoriclasse dei giorni nostri. Anche per questo il suo apporto diventa cruciale nella complessa ma di certo non impossibile “operazione Wembley”, alla ricerca di un pass per i quarti di finale. Anche per questo un suo gol potrebbe fare la differenza nel fugace equilibrio a governare il sottile confine che separa la qualificazione dall'eliminazione, in quella campagna britannica di inizio marzo che dovrà necessariamente vedere la Juventus espugnare Londra per proseguire sull'impervio cammino che conduce fino alle pianure di Kiev.

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