Il discorso passa poi alla tattica e al lavoro svolto con Allegri: «La mia posizione in campo? Non credo che cambi molto giocare nella linea difensiva a tre o in quella a quattro. Per me non fa alcuna differenza, mi trovo bene con entrambi i sistemi e dipende da cosa mi chiede l’allenatore. Con lui finora, a causa degli infortuni, non ho avuto molte occasioni di lavorare in allenamento ma lo considero un’ottima persona e un allenatore che ha raggiunto molti successi nelle ultime stagioni con la Juve, comprese due finali di Champions. È un tecnico fantastico». Sul discorso scudetto invece Höwedes non si sbilancia: «Sarà decisivo lo scontro diretto. Il Napoli ha disputato una stagione fantastica fin qui e la partita contro di loro sarà la più importante nella fase finale della stagione». Un finale di stagione in cui lui, alle porte del suo "particolare" compleanno (è nato il 29 febbraio), spera di essere protagonista: «Mia mamma ha fatto un bel lavoro - ha chiuso scherzando -. Festeggerò primo marzo, perché farlo un giorno prima non è bello e spero di aiutare i compagni a raggiungere altri successi e a vincere il campionato. Finora non ho giocato ma lo staff mi ha aiutato un sacco ad inserirmi nel mondo Juventus e questo è stato utilissimo per me. È un’esperienza bellissima». E una storia ancora da scrivere...