Anche la Juventus ha i suoi Swarovski. E non è un modo di dire: Stefano Pellizzari, 21 anni, gioca in prestito nel Wattens, club della serie B austriaca di proprietà della signora dei gioielli.
Che patron è la Swarovski?
«E’ un personaggio molto particolare, alla mano: segue tutte le partite, si informa. Con me è stata molto carina fin da subito, mi ha accolto parlando spagnolo per agevolarmi e poi mi ha messo a disposizione un professore di tedesco. E’ una lingua durissima per noi italiani, ma qualcosa inizio a dire: in campo non ho alternative».
Il premio partita è in... cristalli?
«No, però se a fine anno andrà tutto bene le chiederò uno Swarovski per mamma e uno per la fidanzata... (risata)».
Come è nata la scelta dell’Austria?
«Io venivo da un anno in cui non avevo praticamente giocato nella Carrarese e puntavo a un’esperienza all’estero. La Juventus ha un bel rapporto con questa società e così la combinazione è stata perfetta».