Juventus, mission Viareggio

Martedì la Primavera di Dal Canto debutterà nel torneo toscano: inseguendo Lirola, Spinazzola, Immobile... e non solo in Versilia
Juventus, mission Viareggio© LAPRESSE

TORINO - E’ il momento di spingersi di nuovo in alto sull’altalena su cui la Juventus Primavera sta facendo sù e giù in questa stagione. E’ il momento di spingersi in alto e di saltare, per scendere da quell’altalena e restarci, in alto. E poi salire ancora, perché a livello Primavera anche le vette più prestigiose non sono che i primi gradini di una scala ancora lunga. E la squadra bianconera di Alessandro Dal Canto adesso si trova davanti un gradino importante: la Viareggio Cup. Ecco perché è l’occasione giusta per tornare ai livelli di fine 2017, a quelle sei vittorie e un pareggio in sette partite, e poi restarci.

SI PUÒ FARE - Dopo quell’accelerata che aveva portato la Juventus al terzo posto in campionato sono arrivate tre sconfitte e un pareggio, poi la splendida vittoria nel derby e quella sul Chievo avevano rilanciato i bianconeri, caduti però in casa con il Napoli e non sono andati oltre il pareggio in casa della Lazio ultima in classifica. Domani a Firenze in campionato (della partita parliamo a parte), prima ancora che a Viareggio, i bianconeri sono attesi a una prova di spessore. Quello spessore che hanno dimostrato di possedere, pur non riuscendo finora a mantenerlo con continuità. Uno spessore tale da potersi giocare le proprie carte fino in fondo in Versilia: non da favoriti, l’Inter capolista in campionato sulla carta è una spanna sopra tutti, ma da squadra in grado di poter battere chiunque. E magari conquistare la “stella”: il 10° Viareggio. Un successo prestigioso e benaugurante: perché se l’obiettivo principale del settore giovanile è formare giocatori prima ancora che alzare trofei, dalle formazioni bianconere vittoriose in Versilia sono poi sempre usciti calciatori di Serie A.

RAMPA DI LANCIO - Un discorso che vale anche per l’ultimo successo bianconero, quello ottenuto due stagioni fa dalla squadra guidata da Fabio Grosso. Pol Lirola, per citare un nome solo, da allora ha già messo insieme 41 presenze in Serie A e 7 in Europa League con la maglia del Sassuolo, a cui la Juventus lo ha ceduto definitivamente a gennaio per 7 milioni. Il successo precedente, nel 2012, aveva visto la squadra bianconera premiata anche con il Golden Boy al miglior giocatore: quel Leonardo Spinazzola, allora esterno offensivo, che a giugno tornerà alla Juventus. Della squadre che ottennero la doppietta nel 2009 e nel 2010 c’è nella Juventus di oggi, da terzo portiere, Carlo Pinsoglio: tra i suoi compagni, molti dei quali protagonisti in Serie B, Ciro Immobile e Iago Falque, rispettivamente 23 e 9 gol con Lazio e Torino nel campionato in corso.

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