Juventus, questo è Dybala! E fa paura a tutti

Dopo Lazio e Tottenham, decisivo anche con l’Udinese e di nuovo in campo dall’inizio alla fine. Gioca a tutto campo e con la doppietta tocca i 101 gol in carriera: celebrati pensando già ai prossimi
DYBALA 8 Sentenza - Lo davano per disperso, dopo l’infortunio e i pochi minuti concessi da Allegri nel derby e in Coppa Italia. Quando gli è stata riconsegnata la maglia da titolare, si è trasformato in una sentenza: la rete decisiva al 93’ all’Olimpico con la Lazio, il 2-1 per la qualificazione in Champions in casa del Tottenham e la doppietta all’Udinese. Il primo gol è una punizione di rara bellezza per traiettoria e velocità: si ha un bel dire che Bizzarri è partito da lontano, ma dite quale portiere avrebbe potuto intercettarla. Il secondo è stato un bis di Wembley come interpreti, sia pure in posizione diversa di campo: Higuain difende palla con il fisico contro Angella e libera la Joya per la conclusione chirurgica in area. E c’è anche il rigore procurato da ricordare. Con questa doppietta Dybala sale a quota 17 reti, gliene mancano appena due per eguagliare la sua migliore stagione in Serie A, quella targata 2015-16. Ha un numero ampio di partite per riuscirci e, per come si sta comportando, sarà tutt’altro che complicato fare meglio.© ANSA

TORINO - Ci manca solo che si metta a segnare anche di testa, cosa che finora non gli è ancora mai riuscita, almeno in Italia. Intanto ieri Paulo Dybala ha firmato la quarta rete stagionale con il piede “sbagliato”, il destro, e fa già abbastanza paura così. Paura alle avversarie della Juventus, si intende, perché tifosi bianconeri, compagni di squadra, Allegri e dirigenti invece si godono la Joya ritrovata proprio nel momento in cui l’annata entra nel vivo. Ritrovata in tutto, non solo nei gol che è tornato a realizzare al ritmo impressionante di inizio stagionte. Ritrovata nella condizione fisica, come dimostrano le tre partite giocate dal primo all’ultimo minuto in poco più di una settimana, ritrovata nella condizione psicologica, come mostrano atteggiamento e parole da leader. Ossia da chi pensa prima ai compagni, come nel caso del calcio di rigore lasciato a Higuain, che a se stesso. Atteggiamento del resto comune nello spogliatoio bianconero, come lo stesso Pipita ha mostrato nel secondo tempo, quando dopo un controllo da manuale spalle alla porta, al centro dell’area di rigore, anziché provare a girarsi per calciare ha offerto a Dybala la palla della doppietta personale.

LA CARICA DEI 101 - Una doppietta che ha permesso al numero 10 di raggiungere la tripla cifra di gol in carriera, 101 per la precisione. La centesima rete l’aveva firmata con una punizione «pazzesca», per usare le parole di Albano Bizzarri che ha provato invano a fermarla, e l’aveva celebrata con una foto ad hoc sul suo profilo Instagram: lui che calcia, il numero 100 in sovraimpressione sull’immagine, seguito da tre puntini di sospensione. Puntini emblematici, che testimoniano quanto Dybala sia ormai calato nella mentalità bianconera che impone di trasformare ogni obiettivo raggiunto in una molla per scattare verso il successivo. Detto fatto, la 101ª rete è arrivata in avvio di ripresa e per poco non è stata seguita dalle numero 102 e 103. Che sono solo rimandate: chissà, magari a mercoledì contro l’Atalanta e quel Berisha che, parandogli un rigore a pochi minuti dalla fine, aveva dato inizio al periodo più difficile della sua stagione. Da cui sembra uscito ancora più forte.

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