Allegri non ha gioco. La Juventus non ha organizzazione. Non fa rendere abbastanza la rosa che ha a disposizione.
È curioso, perché la Juventus nel corso degli ultimi tre anni e mezzo di “giochi” ne ha avuti tre o quattro, vista l’abilità del tecnico di plasmare il materiale umano a sua disposizione con sistemi di gioco differenti. Dal 3-5-2 che ha saggiamente ereditato da Conte applicando progressivamente le sue personali modifiche al 4-3-1-2 e poi al 4-2-3-1 e ancora al 4-4-1-1 degli ultimi tempi. Allegri ha sempre avuto una filosofia: la fase difensiva deve coinvolgere tutti (o quasi) ed è fondamentale per vincere i campionati (quello che gli viene chiesto in modo esplicito ogni anno da quando è alla Juventus, per la cronaca). Il secondo credo è che giocano i migliori: nel suo pragmatismo è inutile sacrificare dei talenti sull’altare di un sistema di gioco. La terza regola è che la fase offensiva è più efficace se si lascia più libertà possibile ai fuoriclasse. Sostenere che la Juventus non ha organizzazione di gioco o non ha un gioco tout court significa andare contro anche alle statistiche, perché non si può avere la migliore difesa e il migliore attacco per caso.
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