Pagina 3 | Juventus, Higuain a Dybala: «Dammi retta e diventerai un "crack"»

MANCHESTER – Gonzalo Higuain si è ripreso l’Argentina a suon di gol e prestazioni con la maglia della Juventus e ora che è tornato nel gruppo di Jorge Sampaoli – che però ha lasciato a casa Paulo Dybala – non ne vuole più uscire. L’obiettivo è entrare nella lista dei 23 che voleranno la prossima estate ai Mondiali in Russia, dove il ‘Pipa’ andrebbe a caccia della rivincita dopo le delusioni delle finali perse nella Coppa del Mondo del 2014 in Brasile e in Coppa America nel 2015 e nel 2016 (a cui si aggiunge quella di Champions League persa l’anno scorso dalla Juve a Cardiff con il Real Madrid). Il primo esame per lui sarà l’amichevole contro l’Italia del suo amico e compagno Buffon in programma venerdì a Manchester, dove la ‘Selección’ si sta allenando in questi giorni. «Io voglio solo divertirmi e far divertire la gente. Questa è la cosa più bella del calcio, mentre il lato negativo è che se segni per 7 partite e all’ottava non lo fai già non servi più a niente. Io ormai sono abituato a tutto questo e cerco solo di godermi i momenti e chi non mi ama dovrà sopportarmi ancora a lungo» – ha detto il ‘Pipita’ in una intervista rilasciata a ‘TyC Sports’ e nella quale ha parlato di tutto, dalla Nazionale alla Juventus fino a Dybala e alla famiglia. Andiamo a scoprire cosa ha detto...

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LA VITA PERSONALE
Higuain è tornato sulle esclusioni dall’Argentina durante i match di qualificazione: «Ho parlato con Sampaoli, è vero. In quel momento non ero al massimo e ha deciso così, ora mi sento bene e sono molto felice di essere tornato per dare il mio aiuto alla Nazionale. Non è quello che si arrende a cambiare le cose ma chi persiste». L’attaccante argentino ha parlato poi della sua vita privata: «Ora sto bene di testa e sereno. Ho vissuto situazioni fuori dal campo che mi hanno fatto vedere le cose in maniera diversa. Mia madre Nancy è stata male ed ero sul punto di smettere di giocare, volevo stare con lei ma sapevo che lei era felice di vedermi in campo. Ora sta bene e questa è la cosa più importante. (…) Grazie alla mia famiglia sono felice e grazie alla mia compagna Lara e alla piccola Alma che sta per arrivare. Diventare papà ti cambia».

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SOGNI JUVENTINI
Si parla poi della sua carriera e delle ambizioni professionali: «Ho giocato nel Real Madrid e sono entrato nei migliori 10 marcatori della storia del club così come nel Napoli, con l’Argentina sono tra i primi sei e ora spero di entrare tra i primi 10 anche nella Juventus (finora ha segnato 54 gol in 94 gare e il decimo della classifica è Federico Munerati a quota 113, ndr). Aver superato i 100 gol in Spagna non è stato facile ma nella mia vita ho sempre cercato di dare sempre il meglio ascoltando le critiche, se costruttive. Voglio migliorare e spero di giocare ancora per molti anni, anche se non è facile restare per 12 stagioni ad alto livello in Europa, dove si spende molto a livello di fisico e mentale».

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MESSI E DYBALA
Il discorso si sposta poi su due compagni di squadra decisamente fuori dal comune: «Messi? Con lui c’è affetto e insieme abbiamo vissuto molte cose. Perdere tre finali è dura ma arrivarci e giocarle non è una cosa da poca. Dybala? Paulo mi ha fatto fare tantissimi gol, peccato solo per l’infortunio che lo ha tenuto fuori per un po’. Per me è un amico e cerco sempre di aiutarlo e dargli consigli, perché stare in un grande club alla sua età non è facile e io ci sono passato quando ero al Real. Lui ha un potenziale enorme ma deve gestire bene il tempo, senza bruciare le tappe perché le aspettative su di lui sono altissime e se non sei forte nella testa è un rischio: le critiche possono rovinarti e un complimento farti montare la testa. Non bisogna mai pensare di essere i migliori e se lui ci riuscirà diventerà un grandissimo "crack"».

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SOGNI JUVENTINI
Si parla poi della sua carriera e delle ambizioni professionali: «Ho giocato nel Real Madrid e sono entrato nei migliori 10 marcatori della storia del club così come nel Napoli, con l’Argentina sono tra i primi sei e ora spero di entrare tra i primi 10 anche nella Juventus (finora ha segnato 54 gol in 94 gare e il decimo della classifica è Federico Munerati a quota 113, ndr). Aver superato i 100 gol in Spagna non è stato facile ma nella mia vita ho sempre cercato di dare sempre il meglio ascoltando le critiche, se costruttive. Voglio migliorare e spero di giocare ancora per molti anni, anche se non è facile restare per 12 stagioni ad alto livello in Europa, dove si spende molto a livello di fisico e mentale».

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