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TORINO - E’ destinato a restare tale il desiderio dei tifosi dello Schalke 04 di vedere Marko Pjaca in maglia blu anche nella prossima stagione. Così come quelli del Valencia dell’ex responsabile degli osservatori bianconeri, Pablo Longoria, che secondo Superdeporte sta pensando al croato. Se la Juventus ha ceduto Pjaca al club di Gelsenkirchen in prestito per sei mesi è stato soltanto per metterlo nelle migliori condizioni possibili per ritrovare la forma dopo l’operazione al ginocchio destro, giocando con più continuità di quella che avrebbe potuto avere in bianconero. Una scelta che comportava anche dei rischi (trasformati poi in effettivi problemi dagli infortuni di Bernardeschi e Cuadrado) e che la società bianconera ha compiuto solo perché crede fermamente nell’attaccante croato: e vuole riaverlo al meglio. D’altra parte, i 23 milioni pagati nell’estate 2016 alla Dinamo Zagabria erano la testimonianza concreta della fiducia nutrita dai dirigenti bianconeri nei confronti di Pjaca, condivisa da Massimiliano Allegri. Prima l’infrazione al perone della gamba destra, poi la rottura del crociato del ginocchio destro hanno però rovinato la prima, anzi, le prime due annate torinesi del croato. Che tra i due infortuni aveva fatto in tempo a sbloccare il risultato in casa del Porto nell’andata degli ottavi di Champions e a mostrare velocità, potenza e dribbling fuori dal comune.
L'ATLETICO CORTEGGIA BENTANCUR
FUTURO - Qualità perfette per giocare in tutte le tre posizioni alle spalle del centravanti nel 4-2-3-1, ed è pensando a lui che Allegri nella scorsa stagione, iniziata col 3-5-2, aveva iniziato a ragionare su quel modulo, salvo poi inventarsi Mandzukic esterno di sinistra. Proprio quella è la posizione ideale di Pjaca, che essendo destro di piede può dribblare a rientrare per andare al tiro o all’assist: una giocata che nella Juventus riesce alla grande ai mancini Dybala, Douglas Costa e Bernardeschi, ma dalla parte opposta. Nella rosa non c’è un destro con quelle caratteristiche: Cuadrado rende di più a destra e Mandzukic ha doti completamente diverse. Pjaca (ferma restando la sua duttilità) sarà così una decisiva alternativa al connazionale, prima, e il suo erede su quella fascia, poi. Quanto dureranno il prima e il poi lo deciderà Allegri, pronto a lanciare un altro talento dopo Morata, Dybala e Bernardeschi.