Da Dybala a Tribala: il viaggio (anche nella Juventus) è ancora lungo

Fuoriclasse o mezza calzetta? I giudizi vanno calmierati. Sta all'argentino crescere e raggiungere la sua dimensione reale. Il potenziale c'è, eccome. Si ispiri a Messi e Cristiano Ronaldo, due che fanno del lavoro e della dedizione alla professione una missione
Da Dybala a Tribala: il viaggio (anche nella Juventus) è ancora lungo

TORINO - Tre gol a Benevento, per portarsi a casa il pallone, fare gli auguri alla adorata mamma, raggiungere quota 21 in campionato e zittire i super critici. Paulo Dybala c’è e lotta con la Juventus. Per vincere il settimo scudetto consecutivo e magari la Coppa Italia. In Champions, mercoledì a Madrid, lui non ci sarà e così non potrà riscattare un’andata dei quarti di Champions deludente, conclusa con l’espulsione dello Stadium. Il giovane attaccante argentino (24 anni, ok non più giovanissimo) sta cercando il giusto equilibrio. E così anche i giudizi vanno calmierati. O fuoriclasse o mezza calzetta a seconda dell’esibizione e del risultato: un’esagerazione, comunque. La Joya ha qualità non comuni, una tecnica raffinata, un piede sinistro delizioso, movenze e conclusioni alla Sivori. Il suo svariare per il campo può essere l’arma in più, non necessariamente un simbolo di anarchia come sostiene il ct argentino Sampaoli. D’altronde, uno come Cristiano Ronaldo, nella sua evoluzione è partito dalla fascia per poi andare di qua di là fino a posizionarsi come centravanti. Dybala sta crescendo fisicamente, con le sedute quotidiane. Ora serve maggiore personalità in campo e determinazione nei momenti clou. Un lavoro anche di testa, per il salto di qualità. No, non è ancora un fuoriclasse, ma ha il potenziale per salire sempre di più di rango. E non deve necessariamente pensare di essere uno da cento milioni di euro, ma uno da Juve. Prenda esempio da Messi e dal pallone d’oro, due che fanno della dedizione alla professione la loro missione, senza distrazioni, senza fronzoli, senza scorciatoie. Anche così il suo piede sinistro può diventare devastante. Da Dybala a Tribala,  il viaggio è ancora lungo.

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