Quando Guardiola dava lezioni alla Juventus: «Non si dà mai la colpa all'arbitro»

Nel 2016 bacchettò Marotta: «Una grande squadra quando perde fa i complimenti agli avversari, non se la prende con gli arbitri». Ieri si è infuriato: «L'arbitro ha condizionato la qualificazione a favore del Liverpool»
Quando Guardiola dava lezioni alla Juventus: «Non si dà mai la colpa all'arbitro»© PA

MADRID - Cambiare idea è lecito, ma vale la pena ricordare a Pep Guardiola, furibondo con l’arbitro di Manchester City-Liverpool, che non la pensava così due anni fa, nel marzo del 2016, quando era sulla panchina del Bayern Monaco ed eliminava la Juventus agli ottavi di finale di Champions League, con un sostanzioso aiuto arbitrale, avuto sia nella gara di andata (falli di mano in area non visti) che in quella di ritorno (fuorigioco non visti, mancate espulsioni, falli che viziavano gol). All’epoca, Marotta si lamentò in modo educato, ma fermo, sottolineando gli errori del signor Eriksson in tutte le interviste del post partita. A quel punto era arrivata la lezione morale di Guardiola, severissimo nel redarguire i dirigenti della Juventus.

 

LA LEZIONE DI VITA - «Eh no, così non si fa. La Juventus è troppo grande e troppo forte. Quando il Bayern perde con il Real o con il Barcellona, va a complimentarsi con gli avversari. Gli stringe la mano e accetta la sconfitta. Forse c’era un gol in fuorigioco, ma questo è il calcio, a volte queste cose succedono, non bisogna lamentarsi», aveva detto Guardiola il 17 marzo 2016.

 

L'INVERSIONE - Ieri, dopo aver perso con il Liverpool, Guardiola è andato fuori di testa per il gol annullato al suo City (gol effettivamente regolare) e prima si è fatto espellere per proteste nei confronti dell’arbitro, poi in conferenza stampa ha spiegato: «Il secondo gol era buono e sarebbe stato tutto diverso, come per le due reti in fuorigioco dell’andata! In questa coppa l’influenza degli arbitri è importante. E il City è stato pesantemente penalizzato».

Ma come Pep, ma non sono cose che succedono? Non bisogna complimentarsi con l’avversario?

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