TORINO - «Il caso Buffon? Quanto accaduto è una cosa che devono gestire gli organi internazionali preposti, non esprimo giudizi sull'operato tecnico dell'arbitro». Così Marcello Nicchi, presidente dell'AIA, intervenuto ai microfoni di Radio Anch'Io Sport su RadioUno parlando delle dichiarazioni del capitano della Juventus dopo la sfida con il Real al Bernabeu costata l'eliminazione nei quarti di Champions League.
VOTO A RISCHIO E SCIOPERO - Nicchi ha poi parlato dei rischi che si corrono screditando la categoria dei fischietti («Minare l'indipendenza e la terzietà della classe arbitrale potrebbe significare l'inizio di una nuova Calciopoli») e prospetta «scenari nefasti» qualora la Figc dovesse recepire i principi informatori degli statuti federali approvati dal Consiglio nazionale Coni e l'associazione arbitri dovesse così perdere il suo 2% di diritto di voto in assemblea: «Lo sciopero? Io faccio di tutto per calmare gli arbitri ma se un giorno qualcuno arriverà al campo e non troverà l'arbitro non si sorprenda».