Juventus, i sassolini di Allegri

Aveva promesso di parlare «per divertirsi un po’». E oggi finalmente lo farà
Juventus, i sassolini di Allegri© Marco Canoniero

TORINO - Massimiliano Allegri è abitualmente un uomo di parola. La settimana scorsa, a Vinovo, aveva promesso: «Venerdì sarà la conferenza in cui parleremo un po’ di tutto. Ci divertiremo un po’ di più a dire un po’ di nomi e un po’ di roba». C’era una condizione, posta dal tecnico: vincere lo scudetto con una giornata di anticipo. Questa è stata assolta con il pareggio in casa della Roma e oggi, se le promesse saranno mantenute, sarà la giornata in cui togliersi alcuni sassolini fastidiosi dalle scarpe. Quali? Impossibile dirlo, più semplice immaginare alcuni temi caldi. Prendiamo il finale di campionato, per esempio, quando le polemiche hanno deciso di concentrarsi tutte in un breve lasso temporale. Non potevano mancare gli arbitri, a cominciare da Daniele Orsato e dalla sua direzione di gara in Inter-Juventus, con la contestata espulsione di Matias Vecino e il mancato rosso a Miralem Pjanic. Un’accusa di connivenza con il mondo bianconero aumentata dal labiale rubato nel colloquio dopopartita con Paolo Tagliavento, quarto uomo a San Siro. Poche battute trasformate rapidmente sul web in prova provata della sudditanza psicologica nei confronti della Juventus. Certezze tanto solide che la Procura federale ha visionato le immagini, per correttezza, decidendo che non ci fossero i pressupposti per aprire un’indagine.

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