Juventus, Marotta-Allegri-Agnelli: il vertice alla Continassa

L'allenatore è giunto in sede intorno alle 9 per poi uscire prima delle 13: da questo incontro uscirà il futuro della Juventus: dalla panchina al mercato
Juventus, Marotta-Allegri-Agnelli: il vertice alla Continassa

TORINO - Si è concluso nella sede della Continassa il vertice fra Massimiliano Allegri e la dirigenza bianconera. Intorno al tavolo si sono ritrovati il presidente Andrea Agnelli, l'amministratore delegato Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici. L'appuntamento, fissato da tempo, serviva per pianificare il futuro della squadra e lo stesso destino di Max Allegri, che si è sempre confermato sulla panchina della Juventus nelle ultime uscite pubbliche (in modo ancora più forte dopo la premiazione di sabato pomeriggio), ma ha sempre fatto riferimento al vertice per dare le certezze al 100%. Da parte della dirigenza, tuttavia, c'è l'assoluta volontà di trattenere il tecnico e di pianificare con lui il restyling della squadra, che perderà alcune pedine (da Buffon in giù) e ha già in mente il modo di sostituirle. Allegri ha lasciato gli uffici poco prima delle 13 a bordo della sua auto.

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RESTYLING - Per Emre Can, colpo a parametro zero dal Liverpool, si aspetta soltanto la finale di Champions di sabato tra i Reds e il Real Madrid per l’ufficializzazione; ben avviate sono pure le trattative per Mattia Perin (Genoa) e Matteo Darmian (Manchester United). Come sempre, dirigenti e allenatore si confronteranno su un’ampia lista di nomi. «Dovremo essere lucidi, la società sa cosa serve», ha ripetuto Allegri sabato. Al centro dei ragionamenti ci sarà la difesa. La sensazione, a giudicare dagli spifferi di mercato, è che il restyling del reparto non si limiterà alle fasce (fuori Lichtsteiner e Asamoah; dentro Spinazzola e Darmian) e al cambio tra Mattia Caldara e Benedikt Höwedes, che non verrà riscattato. Impressione rafforzata dalle parole di Medhi Benatia, che dopo l’ottima stagione vanta diversi estimatori, a partire dal Marsiglia del suo ex allenatore Rudi Garcia. «Il mio futuro? Nel calcio - ha spiegato lo juventino - nessuno è sicuro al cento per cento, ma io ho due anni di contratto. Ora penso al Mondiale, poi vedremo cosa sarà meglio per me e per la Juve».

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ATTACCANTI - Ma ovviamente si ragionerà anche di un altro centrocampista, oltre a Emre Can, e di un attaccante. Resta caldo il nome di Alvaro Morata, legato a un trattativa difficile, ma non impossibile con il Chelsea, che sta decidendo sul futuro di Antonio Conte (un dettaglio importante per il futuro di Morata che se dovesse rimanere il tecnico italiano si muoverebbe con più difficoltà dal Chelsea).

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TORINO - Si è concluso nella sede della Continassa il vertice fra Massimiliano Allegri e la dirigenza bianconera. Intorno al tavolo si sono ritrovati il presidente Andrea Agnelli, l'amministratore delegato Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici. L'appuntamento, fissato da tempo, serviva per pianificare il futuro della squadra e lo stesso destino di Max Allegri, che si è sempre confermato sulla panchina della Juventus nelle ultime uscite pubbliche (in modo ancora più forte dopo la premiazione di sabato pomeriggio), ma ha sempre fatto riferimento al vertice per dare le certezze al 100%. Da parte della dirigenza, tuttavia, c'è l'assoluta volontà di trattenere il tecnico e di pianificare con lui il restyling della squadra, che perderà alcune pedine (da Buffon in giù) e ha già in mente il modo di sostituirle. Allegri ha lasciato gli uffici poco prima delle 13 a bordo della sua auto.

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