Juventus, aria di grande colpo: da Morata a Martial

Chelsea e United sono già oltre i due attaccanti. Il club bianconero ci prova, anche se un top può andare via
Juventus, aria di grande colpo: da Morata a Martial

TORINO - L’idea di mettere le mani su un big del calcio continentale resta vivissima, al pari della possibilità che un top della rosa di Massimiliano Allegri vada a cercar fortuna altrove. Il piano preannunciato ieri sul green dal vicepresidente bianconero Pavel Nedved si concretizza in alcuni punti fermi, frutto degli ultimi incontri fra il tecnico juventino e la dirigenza: Gonzalo Higuain sarebbe l’uomo designato per un’eventuale cessione e le ragioni dovrebbero essere cercate non soltanto nell’età che avanza (sarebbero 31 gli anni a dicembre), ma anche nell’opportunità o meno di trattenere un giocatore i cui stimoli vanno messi alla prova. Quella in archivio è stata una stagione durissima per tutti, compreso il Pipita chiamato a svolgere un lavoro complicato di cucitura fra centrocampo e attacco che l’ha certamente completato, ma le sirene del mercato possono intrigarlo in prospettiva: Maurizio Sarri vuole portare l’argentino con sé al Chelsea e Higuain, pur in assenza della Champions, sarebbe sacrificabile al giusto prezzo: non meno di 60 milioni.

I gol di Morata con la Juventus

 

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Nel frattempo la Juventus pianifica un colpo grosso in entrata, approfittando di un paio di situazioni in cui storicamente si trova a suo agio: andare a scovare gli scontenti in giro per l’Europa. Alvaro Morata, in uscita dai Blues, è un nome sempre spendibile in questo senso e Anthony Martial lo è ancor di più: il francese, a differenza del collega spagnolo, ha già litigato con il suo allenatore - José Mourinho - mentre Alvarito non sa ancora con quale guida tecnica doversi rapportare. I due obiettivi della Juve non hanno costi così dissimili, anche se l’ex Monaco ha un contratto in scadenza nel 2019 con un’opzione 2020 che a meno di novità non sarà esercitato. Morata, invece, è legato ai Blues fino al 2022, però la cifra pagata un’estate fa al Real Madrid in realtà non corrisponderebbe agli ormai noti 80 milioni, raggiungibili solo attraverso determinati bonus che non sarebbero scattati.

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TORINO - L’idea di mettere le mani su un big del calcio continentale resta vivissima, al pari della possibilità che un top della rosa di Massimiliano Allegri vada a cercar fortuna altrove. Il piano preannunciato ieri sul green dal vicepresidente bianconero Pavel Nedved si concretizza in alcuni punti fermi, frutto degli ultimi incontri fra il tecnico juventino e la dirigenza: Gonzalo Higuain sarebbe l’uomo designato per un’eventuale cessione e le ragioni dovrebbero essere cercate non soltanto nell’età che avanza (sarebbero 31 gli anni a dicembre), ma anche nell’opportunità o meno di trattenere un giocatore i cui stimoli vanno messi alla prova. Quella in archivio è stata una stagione durissima per tutti, compreso il Pipita chiamato a svolgere un lavoro complicato di cucitura fra centrocampo e attacco che l’ha certamente completato, ma le sirene del mercato possono intrigarlo in prospettiva: Maurizio Sarri vuole portare l’argentino con sé al Chelsea e Higuain, pur in assenza della Champions, sarebbe sacrificabile al giusto prezzo: non meno di 60 milioni.

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