Juve, senti Alejnikov: «Golovin può diventare un grande»

L'ex bianconero promuove il centrocampista: «Ha talento, se non sbaglia strada ci sono i presupposti per farne un campione»
Juve, senti Alejnikov: «Golovin può diventare un grande»©  Image Sport

TORINO - Quando Sergej Alejnikov venne ingaggiato dalla Juventus nell’estate del 1989 c’era ancora l’Unione Sovietica e quindi per gli italiani era un “russo” in senso lato. In realtà era bielorusso (nato a Minsk nel 1961), ma è comunque stato l’ultimo giocatore proveniente da una delle repubbliche ex sovietiche a vestire la maglia della Juventus.

Buongiorno Alejnikov, cosa fa ora?

«Con Raimondo Marino (ex di Napoli, Catanzaro e Lecce) sto mettendo in piedi una scuola calcio nel Salento dove vivo. Ma qualcosa di diverso,  vorremmo insegnare a giocare a calcio per davvero». 

Tecnica o tattica?

«E’ una domanda provocatoria, ma l’accetto. La tattica non c’entra niente con i bambini. Per giocare a calcio servono le cose fondamentali: saper passare la palla, fare i giusti movimenti con il corpo, saper stoppare e controllare la palla, tirare in porta. E i ragazzi devono prima di tutto divertirsi. Oggi si divertono troppo poco».

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Ha sentito che la Juventus sta trattando il russo Aleksandr Golovin. Cosa ne pensa?

«L’ho visto giocare diverse volte. Lo conosco abbastanza bene come calciatore, ma non personalmente. E’ certamente una promessa, ha grande talento e capacità, poi c’è sempre l’incognita di come un russo si ambienta in un campionato straniero. Per vari motivi ci sono stati ottimi calciatori che hanno poi fallito».

Golovin può correre questo rischio?

«Non saprei perché non lo conosco. Dal punto di vista tecnico posso dire che se non sbaglia strada può diventare un grande calciatore. E comunque le cose sono molto cambiate da quando in Italia ero arrivato io».

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