TORINO - Metti un pomeriggio a pranzo a parlare di Cristiano Ronaldo. Allegri richiamato di corsa, da Trieste con la compagna Ambra, direzione Torino. Il cellulare che squilla, il numero è quello del Presidente. Menu da tre stelle Michelin, Andrea Agnelli convoca il tecnico quadricampione d'Italia, nel piatto c'è il pentaPallone d'Oro. L'operazione CR7 è partita. L'operazione JR7 è partita.
SI SCALDANO I MOTORI - Marotta è a Milano in attesa di notizie, pronto a partire con un aereo privato, destinazione Madrid. In serata è uscito dagli uffici del club, insieme con Paratici, senza rilasciare dichiarazioni. In ogni momento l'ad potrebbe partire per Valdebebas, in mano il dossier da X-Files: cento milioni di euro di cartellino, trenta netti per quattro anni al giocatore più forte del pianeta da anni. L'alieno può davvero sbarcare sulla terra bianconera. Dalla Spagna arriva l'ufficialità dell'assenza del portoghese dalle pubblicità delle nuove maglie, forse un altro indizio forse no (ricordando Hernanes, Morata e Pogba volti immagine bianconeri tutti salutati dopo breve tempo). La cena Perez-Mendes di ieri non è servita ad altro se non a sancire un addio silente per mesi e consumatosi a Kiev, con quelle parole di commiato che tutti ricordano. Altro incontro oggi, per trattare le basi dell'uscita dalla porta principale, senza litigi né rancori: Ronaldo lascia il Real Madrid, questo sembra praticamente certo. Cristiano Ronaldo alla Juventus è una storia che si sta scrivendo in queste ore.