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TORINO - Più che una telefonata, sarà una lettera o un videomessaggio a sbloccare l’affare del secolo Cristiano Ronaldo-Juventus. A dire la verità Florentino Perez per liberare CR7 tenendo fede ai 100 milioni previsti dal gentlemen’s agreement pattuito con Jorge Mendes lo scorso gennaio (un accordo alternativo alla clausola da un miliardo e non valido per i club spagnoli, il Paris Saint Germain e le big inglesi) vorrebbe che il cinque volte pallone d’Oro tenesse una conferenza d’addio sulla falsariga di quella di Zinedine Zidane. Don Florentino, in questo momento più preoccupato dall’umore dei tifosi che dai soldi, esige che Ronaldo si assuma le responsabilità del divorzio dai campioni d’Europa. Il 33enne portoghese, inizialmente contrariato, su consiglio del suo super agente sta pian piano ammorbidendo la posizione, oramai consapevole che sia quella la chiave per ottenere in tempi brevi il via libera per la Juventus. Mendes, grande regista dell’operazione assieme a Beppe Marotta e Fabio Paratici, continua a mediare tra Perez e Ronaldo, ai ferri corti da mesi.
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