Cancelo: «Se valgo 40 milioni? Certo, e lo dimostrerò»

L'esterno: «La Juve vuole vincere tutto, ma la Champions non dev'essere un obbligo. L'Inter? Poteva riscattarmi, non l'ha fatto. Ora sono orgoglioso di essere bianconero». E prende la maglia numero 20 di Pjaca, in partenza

TORINO – Joao Cancelo, pagato oltre 40 milioni dalla Juve, si presenta così ai suoi nuovi tifosi. La sala conferenze è piena, in prima fila c'è pure Joao Camacho, preziosissimo braccio destro di Jorge Mendes nonché artefice dell'affare Cancelo. E il primo argomento non può non essere un altro portoghese, uno a caso, CR7: «Sarà un piacere per me e per tutti i compagni giocare con Cristiano Ronaldo, il migliore al mondo – spiega il terzino ingaggiato dal Valencia -. Lui alzerà la qualità della squadra, porterà una mentalità vincente e spero di conquistare tanti trofei insieme a lui. La Juventus ha dominato in Italia negli ultimi anni e mi auguro che Cristiano ci aiuterà a proseguire in questo percorso di successi. Ci porterà qualità, con Cristiano la Champions è un obiettivo, anche se non credo sia un obbligo per noi vincerla. Semmai è un obbligo competere per questo trofeo, perché la Champions è una competizione cui partecipano le migliori d'Europa e la Juve ne fa parte. Ci sono squadre al nostro livello, competitive come noi, ma certamente per noi è un obiettivo importante. Non è un obbligo, però. La Juve, comunque, ha l'obiettivo di vincere tutto».

L'INTER - «E' stato un club molto importante per me, mi ha aiutato a maturare, mi ha fatto fare la prima esperienza in Italia, perciò non posso che ringraziarli. L'ultimo Inter-Juve? Quella partita è stata la più bella della mia carriera finora. Entrambe le squadre giocarono molto bene, fu una partita bellissima da vedere: io ero dall'altro lato, ma ora sto dall'altra parte».

IL CONFRONTO CON LA JUVE «Chi mi impressionava di più della Juve? Dybala, Higuain, Douglas Costa, ognuno ha portato qualcosa di importante alla squadra. Anche i difensori sono molto bravi, ad esempio Chiellini. Differenze tra Juve e Inter? Sono due club importanti per l'Italia, ma la Juve ha dominato in serie A negli ultimi anni: ecco perché ho scelto di venire qua, per vincere altri titoli. L'Inter non mi ha riscattato? Dipendeva tutto dal mercato, loro avevano un diritto di riacquisto su di me, però non l'hanno esercitato. E la Juve mi ha voluto molto, è un club davvero grandissimo, uno dei migliori d'Europa. Tutti sognano di giocarci. Le differenze tra Juve e Inter? La Juve è una squadra che ha dominato il campionato italiano negli ultimi sette anni, l'Inter è un club grandissimo con una storia importante. Ora sono orgoglioso di far parte di questa squadra e di questa famiglia. E questi sono i colori che difenderò d'ora in avanti».

DALLA SPAGNA ALL'ITALIA«Sono tornei molto diversi, in Spagna il campionato è più tecnico, quello italiano è più tattico. A livello di difficoltà, dipende da come si comportano i giocatori: io penso di essermi adattato bene sia in Liga sia in serie A. Il campionato italiano mi ha aiutato a migliorare nei miei punti deboli, come l'aspetto difensivo. E ora voglio continuare così».

IMPRESSIONI DI JUVE«Tutti mi hanno accolto bene in questi primi giorni. Nella Juve ci sono giocatori di grande qualità. E devo dire che stiamo lavorando molto bene».

IO E ALLEGRI «Non abbiamo parlato molto finora. E' un allenatore che ha le sue idee chiare e sta cercando di portare un'identità molto precisa alla squadra e stiamo lavorando per questo».

IO E IL MONDIALE«Mi è dispiaciuto molto non partecipare, il Mondiale è una competizione molto bella e tutti sognano di giocare. Non so se sia giusto o meno, ma in finale tiferò per la Croazia».

40 MILIONI DI CARTELLINO«E' una grande responsabilità il fatto di essere stato pagato così tanto, ma con il mio lavoro dimostrerò che ne è valsa la pena aver pagato 40 milioni».

LA CONCORRENZA«So che la rosa della Juve è ricca, ma spero di essere all'altezza nel mio ruolo. Farò di tutto per poter giocare titolare in questa squadra. Ho avuto dei contatti con Alex Sandro, abbiamo parlato abbastanza, siamo sempre insieme. Ma quando tornerà Douglas Costa, e poi Cristiano, sarà ancora più facile adattarmi».

IO E CRISTIANO «No, non ci siamo parlati. Lo lascio riposare e dopo le ferie parleremo con calma».

LA CHAMPIONS CUP «In America giocheremo contro il Benfica, la squadra del mio cuore. Ma ora difendo i colori della Juve e farò di tutto per vincere».

IO E IL MERCATO - «Se è vero che mi ha cercato il Wolverhampton? E' una domanda difficile, ma non ne so nulla».

LA MENTALITA' JUVE«E' un club molto organizzato, gli allenamenti sono davvero intensi come fossero già delle partite ufficiali. Qui si alza subito la competitività del gruppo, si vede subito che la mentalità è quella vincente».

IL MIO RUOLO – «Sono un laterale, però la mia maniera di giocare dipende dall'allenatore. Io mi adatterò alle esigenze della squadra».

Finisce la conferenza, spazio alle foto di rito. Cancelo prende la maglia numero 20 di Marko Pjaca. Solo Casualità o una chiara indicazione di mercato?

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