Allegri allarga la Juventus: il tecnico pensa al 4-4-2

Sfruttare gli esterni è il nuovo ordine dell'allenatore bianconero

TORINO - «Sì, in questi giorni ho provato soprattutto il 4-4- 2. Giochiamo così perché questi siamo... Per le caratteristiche dei ragazzi che ho in ritiro, in attesa di Ronaldo, Dybala, Higuain, Douglas Costa, Mandzukic». Fatto sta, però, che il 4-4-2 di cui sopra (facilmente tendente al 4-2-3-1 con modulazione di esterni e seconda punta) sta iniziando a fare vedere interessantissimi risvolti. Basti dire che, pronti via, contro il Bayern Monaco Allegri aveva puntato sulla difesa a 3 e gradualmente è passato ai 4 difensori e 4 mediani, finché ha trovato i gol di vantaggio e raddoppio. E su quella strada ha continuato. Contro il Benfica, senza passaggi intermedi, giù secchi ancora con il 4-4-2 sin dal primo minuto che era stato lungamente provato in allenamento (obiettivo primario delle sedute tattiche, la compattezza del gruppo e il sincronismo dei movimenti) con risultati concreti dal punto di vista del gioco. A dimostrazione del fatto che - a prescindere da quale sarà, ammesso che davvero ci sarà - un canovaccio di base per la squadra tipo una volta che tutti saranno a disposizione, beh, in qualunque momento della partita o della stagione sarà possibile virare su formule fatte apposta per porre in rilievo le qualità degli esterni bianconeri: che sono tanti, e tanto forti. Qui negli stati uniti sono Alex Sandro, Mattia De Sciglio, Joao Cancelo e Federico Bernardeschi a mettersi in mostra, e a breve toccherà anche a Juan Cuadrado e a Douglas Costa fare la loro parte.

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