Juventus, anche da mezzala ma non si rinuncia a Bernardeschi

Muovendosi da interno può trovare più spazio ed essere un’arma unica nel reparto bianconero
Juventus, anche da mezzala ma non si rinuncia a Bernardeschi© www.imagephotoagency.it

TORINO - «Federico ha talmente tanto entusiasmo e qualità, tecnica e fisica, - diceva Massimiliano Allegri di Bernardeschi alla vigilia di Juventus-Lazio - che addirittura in America gli ho fatto fare il centravanti e l’ha fatto bene. Poi può fare anche la mezzala, può fare l’esterno, a volte l’ho provato sulla trequarti...». E in un ruolo o in un altro (magari escludendo quello di centravanti, da riservare alle emergenze), l’ex viola è pronto per conquistarsi spazio sempre maggiore nella formazione bianconera. Parlare di titolari e riserve è improprio nella rosa allestita per questa stagione da Marotta e Paratici, ma in questo momento Bernardeschi ha tutto, a cominciare da uno stato di forma tra i migliori del gruppo, per essere un punto fermo.

LA TRASFORMAZIONE - Punto fermo, ma mobile, in riferimento proprio alle citate parole di Allegri. Sulla trasformazione del numero 33 in mezzala il tecnico medita (e in settimana lavora) già dalla scorsa stagione e l’idea del resto era stata già sperimentata da Paulo Sousa alla Fiorentina e da Ventura in Nazionale. Non è un caso se parlando delle sue qualità l’allenatore ha fatto esplicito riferimento anche a quelle fisiche: Bernardeschi ha forza e dinamismo oltre a un sinistro di altissimo livello, quella forza e quel dinamismo che servono per giocare da mezzala. La trasformazione in corso permetterà alla Juventus e ad Allegri di sfruttare le qualità del ventiquattrenne di Carrara in un reparto, il centrocampo, dove quelle qualità non le possiede nessuno.

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