TORINO - Il primo pensiero di Massimiliano Allegri, in queste ore, è quello di sgombrare completamente il campo dalla voglia di Champions. I sorteggi effettuati ieri hanno inevitabilmente portato d’attualità la competizione europea con annesse elucubrazioni sul Manchester United, su José Mourinho, Paul Pogba, il Valencia etc. etc. Se ne parlerà pubblicamente, innanzitutto: sin troppo facile immaginare il copione della conferenza stampa di oggi con le domande sul girone e le risposte a ritornello del tipo «innanzitutto pensiamo al Parma». E se ne parlerà parecchio nello spogliatoio: i messaggi a Paul Pogba da parte degli ex compagni, quelli a Ronaldo da parte degli ex tifosi, Joao Cancelo interrogato circa la sua ex squadra (dal 2014 al 2017). E pure in questo caso, Allegri, sarà netto: «Concentriamoci sul Parma e sul campionato, sennò si rischiano figuracce in Italia, innanzitutto ». Del resto, il tecnico, ha più e più volte sottolineato - nella sua esperienza in bianconero - quanto sia ben più difficile tirare fuori le giuste motivazioni dai suoi prima e durante certe partite di campionato, quasi inconsciamente snobbate, rispetto a quanto lo è invece in vista dei match di Champions (che di fatto, mentalmente, si preparano da soli). Contro il neopromosso Parma, dunque, servirà innanzitutto una prova di concentrazione e di umiltà, di attenzione. Oltre che di intelligenza tattica, qualità, fisicità.
TENTAZIONE - Per scegliere la formazione da schierare al Tardini, Allegri terrà in considerazione tutti gli aspetti in questione. E in un certo senso pure la voglia di stuzzicare l’orgoglio dei protagonisti potrebbe indurlo - anche se al momento è prematuro sbilanciarsi - a schierare contemporaneamente sia Paulo Dybala sia Mario Mandzukic, insieme con Cristiano Ronaldo, già dal primo minuto. Finora dall’inizio non è mai successo, né in partite ufficiali (in Serie A unico scampolo di tridente pesante, dal 19’ st di Chievo- Juventus; e in amichevole zero minuti).
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