Barzagli: «È la mia Juve più forte»

Il difensore: «Però dovranno confermarlo i risultati. Daremo tutti di più per vincere la Champions. Ronaldo a secco? Farà tantissimi gol. Mi ha impressionato la sua cattiveria in ogni allenamento»

CINISELLO BALSAMO - Andrea Barzagli ha ritirato ieri sera a Cinisello Balsamo il trofeo “Carriera esemplare 2017” intitolato a Gaetano Scirea. Lo scorso anno, il 37enne difensore della Juventus non aveva potuto farlo in quanto impegnato in nazionale, ma quest’anno ha voluto esserci a tutti i costi. Un premio importante, che per il 2018 è stato assegnato a Fabio Quagliarella.

Barzagli, che effetto le fa ricevere questo riconoscimento?
«Gaetano è e rimarrà sempre un simbolo della Juventus e dell’Italia. È stato un esempio di correttezza oltre ad essere un grande campione. Ha lasciato il ricordo di una persona per bene e per me è un onore ricevere questo premio perché vuol dire che anche io ho fatto qualcosa di buono. La signora Mariella Scirea, ogni volta che mi vede, mi paragona a suo marito, ma io non penso di essere di quella stazza. Comunque, ogni volta che me lo dice, mi fa enormemente piacere».

Parlando della Juventus di oggi: campionato già delineato?
«No, perché siamo appena alla terza giornata. Viviamo il momento come tutti gli altri anni. Siamo favoriti per quello che abbiamo vinto in passato, perché sulla carta siamo la squadra più forte, però bisogna sempre dimostrarlo. Siamo partiti molto bene, perché le prime partite sono sempre insidiose. Noi abbiamo vinto due partite complicate fuori casa e contro una squadra importante come la Lazio. Negli anni passati, invece, a volte avevamo avuto qualche avvio zoppicante. Ogni stagione ha la sua storia ed è importante mantenere questa costanza. Dopo la sosta per le nazionali inizierà il mese di ferro in cui riparte pure la Champions. C’è molto da fare e sarà importante partire col piede giusto in Europa».

Cristiano Ronaldo non ha segnato nelle prime tre giornate. Siete preoccupati?
«Penso che sia la minore delle nostre preoccupazioni. Ha dimostrato che sa far gol e inizierà presto a farne e ne farà tantissimi. Non è un problema. Per me è un piacere allenarmi con lui e vedere la sua enorme professionalità. Se è diventato uno dei più forti al mondo è anche per questo lato caratteriale, oltre che per le sue straordinarie doti tecniche. Trasmette energia e grande voglia di lavorare a tutti».

Leggi l'articolo completo sull'edizione odierna di Tuttosport

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...