Qui Madeira, CR7 porta tanti italiani

Antonio Giordano, tour operator a Funchal: «I connazionali che qui vivono molto bene sono 200. L’Effetto Ronaldo farà scoprire l’isola agli italiani. Ma dateci un volo diretto»
Qui Madeira, CR7 porta tanti italiani

INVIATO A FUNCHAL (Madeira) - Lavagna e Madeira distano 2.605 chilometri. A Lavagna aveva una birreria, Antonio Giordano, 59 anni, avellinese di Pratola Serra trapiantato in Liguria, rinato a Madeira. «Sa che cosa farei se ritornassi indietro? Verrei qui molto prima di quando ci ho messo piede per la prima volta, vent’anni fa. Quando Ronaldo era già allo Sporting Lisbona». Antonio Giordano è il titolare di Spazio Turismo, agenzia di viaggi che lavora con l’Italia. In questi anni si è fatto apprezzare per la sua professionalità ed è diventato il punto di riferimento di chi intenda soggiornare nel Giardino dell’Atlantico.

COLPO DI FULMINE - «Io l’ho scoperto per caso, tanto tempo fa. La vita in birreria mi andava sempre più stretta: non mi piaceva per nulla la mala gente che la frequentava e mi domandavano se quello fosse l’ambiente giusto dove crescere mio figlio. Una sera, facendo zapping in tv, mi sono fermato su un canale che trasmetteva un servizio su Madeira. Ha presente il colpo di fulmine? Ecco, quello. Istintivamente, ho pensato: ecco il posto dove andrò a vivere. E, assieme a mia moglie e ai miei due dipendenti, sono volato qui. Per otto anni sono andato e venuto dall’Italia ogni due mesi. Nel 2000 ho aperto un ristorante con un socio che poi se n’è andato. Io no, io sono rimasto. Come si fa a non rimanere in un posto come questo? Lei che l’ha girato in lungo e in largo, conferma?». Confermo. Giordano sorride. La bonomia dell’interlocutore si mescola al gusto del racconto di chi, stregato da Madeira, se potesse abbraccerebbe Ronaldo: «Grazie a lui, credo che l’Italia scoprirà Madeira. CR7 è il miglior ambasciatore della sua terra. Lo è stato in Inghilterra e in Spagna, nonostante gli spagnoli con i portoghesi siano spocchiosi come lo sono i francesi con noi italiani. Ma i madeirensi giustamente fanno spallucce. Loro hanno Ronaldo, gli spagnoli no e non ce l’hanno più nemmeno nella Liga». Giordano confida di non essere un grande appassionato di calcio. «Sull’isola vivono duecento italiani e vivono molto bene. Siamo apprezzati e stimati perché siamo gente seria e per bene. Molti connazionali sono juventini, come i turisti che cominciano ad arrivare a frotte dal nostro Paese. Ma quel che ci manca è il volo diretto dall’Italia a Funchal. Il viaggio è lungo e faticoso dovendo fare scalo a Lisbona, tappa non prevista, invece, per i turisti provenienti da molte altre nazioni europee. Pensi che c’è e funziona egregiamente il collegamento diretto da Tallinn, Estonia, così come, naturalmente da Londra, Praga, Zurigo, Hannover, Amburgo, Bucarest, Parigi. Ma da Roma, Milano, Torino, Napoli no. E’ un vero peccato. Però, da quando Ronaldo è andato alla Juve, i segnali che la situazione potrebbe cambiare si moltiplicano. Io ci spero, anche se non mi lamento: quando lavori duro, i risultati arrivano».

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