Juventus, Allegri: «Dybala? Lavori per tornare titolare»

Alla vigilia del match con il Sassuolo il tecnico sprona il fantasista argentino e punta su Ronaldo: «Si sbloccherà»

TORINO - Una scommessa su Ronaldo, «Contro il Sassuolo si sbloccherà», e qualche carezza ma soprattutto qualche bel colpo di frusta a Dybala. Alla vigilia di Juventus-Sassuolo Massimiliano Allegri cura la Joya con attenzione, dosando elogi e critiche: «Intanto sono molto contento dell’approccio con cui è entrato a Parma, già completamente diverso (segno che quello da titolare contro il Chievo non doveva essergli piaciuto proprio, ndr). Ora deve allenarsi e trovare una condizione ottima: da qui al 30 dicembre abbiamo tante partite e due obiettivi, passare in Champions e restare primi. Ho tanti giocatori e qualcuno deve stare fuori, anche se le partite si giocano in 14. Dybala finora non ha giocato perché ho fatto scelte tecniche diverse dopo la prima partita. Ora deve ritrovare il posto da titolare, mettersi in discussione e lavorare, come tutti, me compreso. Si sta creando una pressione su di lui che non va bene. Se domani gioca e non fa una buona partita siete i primi a massacrarlo, come ora lo volete in campo. Io devo capire il momento giusto per non farlo massacrare. Lui con Ronaldo e Mandzukic? L’importante è che tutti si mettano a disposizione: due anni fa giocavamo con quattro offensivi più Pjanic e siamo arrivati in fondo, perché tutti si mettevano a disposizione ed avevamo equilibrio. A proposito: in tre partite abbiamo preso tre gol e tanti tiri e non va bene, serve una solidità diversa».

FORMAZIONE - Con Dybala che sembra avviarsi verso un’altra partenza dalla panchina, Allegri contro il Sassuolo inizierà a far ruotare gli uomini, tenendo conto delle fatiche dei Nazionali: «La classifica dice che ci aspetta uno scontro diretto: il Sassuolo ha entusiasmo, buoni giocatori e allenatore bravo, le cui squadre giocano sempre e sanno costruire da dietro. Chi ha giocato due partite in Nazionale non giocherà, con un’eccezione: Matuidi. In porta ci sarà Szczesny, in difesa devo valutare Alex Sandro: se riposerà giocheranno Cancelo e De Sciglio, mentre al centro potrebbe riposare Chiellini. Al suo posto Benatia o Rugani. A centrocampo potrei concedere un po’ di riposo a Pjanic e può debuttare dall’inizio Emre Can: in mezzo se gioca anche Khedira, mezzala se gioca Bentancur». Il che sembra aprire la strada a un centrocampo a tre. Davanti sicuri Mandzukic e Cristiano Ronaldo: «Mandzukic gioca. Da Ronaldo non mi aspetto né più e né meno di quel che ha fatto nelle prime tre. Ha lavorato bene e credo che domani si sbloccherà e farà gol. Il Fifa World Player lo darei a lui, senza nulla togliere a Modric».

GIOVANI E FAGIOLI - Domani è anche il giorno del debutto in Serie C della Juve B, alle 20.30 contro l’Alessandria: «Ho parlato con Zironelli (l’allenatore della seconda squadra, ndr) con cui ho giocato assieme a Pescara e giovedì abbiamo giocato contro di loro. La Juve ha giocatori tecnici e di valore, che sicuramente troveranno difficoltà che però serviranno loro per crescere: perché l’obiettivo finale è il risultato e dopo aver imparato tecnica, tattica ed educazione alla fine devono trovare anche le malizie necessarie a vincere le partite e solo giocando possono trovarle». Dalla seconda squadra al momento del calcio italiano il passo è breve: «La Nazionale? Servono pazienza e fiducia. Bisogna anche rivedere le idee di calcio degli ultimi 20 anni, ogni tanto per andare avanti bisogna tornare indietro. Serve un programma non solo verso giocatori, ma anche educatori e insegnanti. Facile dire che i gicoatori non escono. È come se all’Università non si laureasse nessuno: forse qualcuno gli insegna male...». Insegnare calcio, senza inventare nuovi termini: «L’Allegrismo non deve entrare nei vocabolari (cosa appena successa per il “Sarrismo”, ndr). Io vorrei che si facesse qualche passo indietro per vedere i bambini giocare al calcio. Noi abbiamo un ragazzo del 2001, Fagioli, che è bello veder giocare perché conosce il calcio: come si calcia la palla, i tempi di gioco. È un piacere guardarlo e purtroppo se ne vedono pochi. Spero che si torni a insegnare questo: un passaggio fatto bene è un’azione da gol, un passaggio fatto male fa perdere un tempo di gioco. Il calcio è un gioco e specialemente i ragazzi con più estro quando vanno al campo devono divertirsi, altrimenti smettono perché oggi possono fare mille altre cose».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Loading...