Juventus, Dybala è sempre più Dieci

Dopo il numero di maglia, studia da trequartista puro. Contro il Sassuolo ha fatto bene dietro a Mandzukic e Ronaldo e in quella posizione può trovare più facilmente spazio

TORINO - Dal 10 di numero al 10 di fatto, la carriera di Paulo Dybala potrebbe essere davanti a una svolta. Anzi, la carriera della Joya verosimilmente è davanti a una svolta, almeno in chiave bianconera: in questa stagione o si prende definitivamente un ruolo da protagonista (che non significa necessariamente giocare 50 partite da titolare) oppure l’ipotesi di una separazione nella prossima estate si farà concreta. Oggi però sembra più probabile che l’argentino riesca a salire un altro gradino della scala verso la grandezza, consolidando la sua posizione nella Juventus. Intanto grazie allo scatto mentale sottolineato da Allegri prima e dopo la partita contro il Sassuolo: «A Parma lo avevo visto entrare con un approccio diverso (rispetto alla partita giocata da titolare col Chievo, ndr)». Approccio che da ora Dybala dovrà ovviamente mantenere. L’altro fattore che può contribuire a far svoltare la sua stagione è quella trasformazione in 10 di fatto, ossia in trequartista puro, ruolo storicamente legato al numero indossato a partire dalla scorsa stagione.

BUONA LA PRIMA - Una trasformazione iniziata domenica contro il Sassuolo e che ha destato subito una buona impressione, anche se ovviamente i margini di miglioramento sono ancora ampi, legati alla condizione che deve crescere, all’intesa con Cristiano Ronaldo che deve migliorare e ai movimenti da affinare nel nuovo assetto con il portoghese e Mandzukic attaccanti e la Joya alle loro spalle. A Dybala è mancato il guizzo negli ultimi metri, il gol o l’assist, ma è stato prezioso nel fluire del gioco bianconero: «Ha fatto una buona partita, ha tenuto palla, ha fatto salire la squadra e ha giocato bene tecnicamente. E’ l’unico giocatore di raccordo tra i due reparti, centrocampo e attacco», ha sottolineato Allegri dopo la partita, e i numeri di Wyscout confermano la sua impressione: 88 per cento di passaggi giusti (il 100 per cento nella trequarti avversaria), 67 per cento di dribbling riusciti. Non solo, tolti i difensori, che grazie al giro palla raggiungono le cifre più alte, solo Emre Can ha sommato un numero di passaggi ricevuti ed effettuati (68) più alto della Joya (63), testimonianza di come sia stato sempre nel vivo del gioco.

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