Filippo Tortu: «Io, vero gobbo. Tifo con papà»

Il primatista nazionale dei 100 metri piani con il tempo di 9”99 è un super tifoso della Juve
Filippo Tortu: «Io, vero gobbo. Tifo con papà»

Sono nato il 15 giugno 1998, ma sono juventino da molto più tempo. Tifo la Vecchia Signora sin da quando ne ho memoria.
Ho vissuto tutta la storia bianconera attraverso i dettagliati e coinvolgenti racconti di un altro “gobbo” di casa Tortu, mio padre: da bambino le mie favole della “buonanotte” vennero presto sostituite dalle parate di Zoff, dalla grinta di Gentile e Tardelli e dalle invenzioni di Platini. In poco tempo, come facile immaginare, la Juventus non divenne solamente una squadra da tifare in televisione, ma una realtà ricca di valori ed esempi che segnarono la mia infanzia. In particolar modo, tra tutti, due giocatori stuzzicarono la mia curiosità di bambino: Boniek e Nedved. Del secondo ho tutt’ora un quadro in camera, del primo invece ricordo affascinato le sue cavalcate e il soprannome datogli dall’avvocato Agnelli: Bello di Notte, per la capacità di infiammarsi nelle serate di Coppa Campioni. Tanto affascinato da dedicargli la mia prima medaglia internazionale vinta proprio a Bydgoszcz, sua città natale.
È così che arriviamo ad oggi, per vivere una di queste “notti”.
Arriviamo, noi tifosi, all’esordio di questa Champions League vogliosi di vede re in azione una squadra forte sulla carta come poche volte nella storia di questo club. Sarà un prepartita diverso da tutti quelli che ho vissuto in precedenza: quest’anno infatti si è aggiunta un’altra stella al firmamento bianconero, e sicuramente non poco splendente. Il 10 luglio di quest’estate segna una data significativa della società. Ma CR7 è la punta di un enorme iceberg: ogni squadra ha bisogno di un top player ma ogni top player ha bisogno di una grande squadra, ed è quella che Allegri ha a disposizione quest’anno. Come mai, prima d’ora, ogni martedì o mercoledì guarderò grintoso la partita insieme a mio padre e a mio fratello (senza dimenticarsi di quella povera santa di mia madre che da milanista è costretta dal 1990 a vedere ogni partita bianconera), iniziando proprio dalla trasferta valenciana, desideroso di vedere all’opera la Vecchia Signora in terra straniera. Non resta che aspettare le 21 di questa sera, sperando che la stagione mi possa regalare un “Bello di notte”, cosicché tra qualche anno possa raccontare nuove favole ad un’altra generazione di Tortu bianconeri.

*Filippo Tortu, 20 anni, è il primatista nazionale dei 100 metri piani con il tempo di 9”99

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