Juventus, CR sempre: Ronaldo gioca

Cristiano si regala Bologna e Napoli. Il premio è il campo. La forma sta crescendo e il suo fisico è una macchina inarrestabile: oggi diventerà lo juventino più presente di questa stagione. Vuole essere decisivo anche in campionato. Domani il giudizio sulla squalifica
Juventus, CR sempre: Ronaldo gioca© Juventus FC via Getty Images

TORINO - Cristiano Ronaldo gioca anche questa sera. Chiamatelo CR Sempre, l’uomo che non si fermerebbe mai, come quando era bambino e giocava ininterrottamente con il suo pallone, in ogni anfratto della sua Funchal, se ci fosse qualcuno disponibile a palleggiare con lui. Spesso si allontanava tanto da casa in cerca di una partita per strada o in spiaggia alla quale unirsi o, quanto meno, un gruppo con il quale continuare, quando quello di prima era esausto. Oggi gli basta l’ingolfatissimo calendario calcistico per soddisfare l’insaziabile voglia di pallone. Domenica Frosinone, stasera il Bologna, sabato il Napoli: non lascia niente, si abbuffa di minuti senza fare distinzione di prestigio. Nella rigida etica ronaldiana: ogni avversario è da rispettare, ogni avversario è da annientare. Certo, la Champions League gli scatena qualche motivazione in più, ma chi lo ha visto sul prato dello Stirpe, lottando con la determinazione di chi disputa una finale di Champions e scattando fino all’ultimo secondo per portare a casa la vittoria (suo lo strappo pazzesco al 95’ per innescare il gol del suo amico Federico Bernardeschi) ha colto l’essenza di CR7, che è esattamente quello: un disperato amante del calcio e della vittoria.

E quarantott’ore dopo la premiazione di Londra, dove gli è stato ancora preferito Luka Modric, Ronaldo si premia da solo regalandosi il Bologna e, tre giorni dopo, il Napoli: due sfide ugualmente decisive nella lotta scudetto, che potrebbe vivere la prima svolta stagionale con lo scontro diretto, ma che necessita dei tre punti di questa sera. E a Ronaldo lo scudetto interessa eccome: intanto perché non l’ha mai vinto e aggiungere nuova argenteria alla bacheca rappresenta una delle sue ragioni di vita, ma poi anche perché, proprio in virtù di quanto successo a Londra - dove neppure la sua celebre rovesciata contro la Juventus ha incontrato il favore - CR7 vuole vincere qualsiasi cosa gli si presenti davanti per dimostrare a tutti che è ancora lui il numero uno.

E a quel punto chi lo ferma? Non di certo Massimiliano Allegri, che uno così se lo gode. Sì, aveva in mente un piccolo turnover anche per il portoghese, ma ora sfrutta il crescente stato di forma di un fisico che il suo staff ha definito una macchina mostruosa. Ronaldo, profondo conoscitore del suo organismo, sente la condizione che sale, il ritmo che aumenta, la lucidità anche nei minuti finali della gara.

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